Roma, il futuro inizia dal trionfo di Tirana

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La Roma trionfa in Conference League piegando il Feyenoord per 1-0 con gol di Nicolò Zaniolo. La conquista del trofeo europeo è un risultato straordinario per il club giallorosso, festeggiato nella giornata di ieri insieme ai tifosi per le strade di Roma. Josè Mourinho regala un trofeo alla Roma al primo anno nella capitale, dopo 14 anni di digiuno. Con un allenatore di questo calibro la Conference League non può che essere considerato un punto di partenza: mister e società stanno già pensando al futuro.

Roma, a Tirana possibili contatti con Jorge Mendes per il futuro

Il triplice fischio finale di Tirana ha scatenato le emozioni di Josè Mourinho: la felicità per il suo ventiseiesimo trofeo e la gioia di aver regalato un sogno ai tifosi della Roma lo hanno portato alle lacrime. Presentatosi davanti ai microfoni di Sky, una volta smaltita la grande emozione della vittoria, la mentalità vincente di Mourinho lo ha portato a mandare immediatamente messaggi per la prossima stagione: “possiamo dare seguito a un progetto di gente onesta e seria dobbiamo solo definire la direzione della prossima stagione“. La Conference League deve essere solo l’inizio del progetto di Josè Mourinho a Roma, il futuro va quindi pensato da subito, festeggiando la vittoria ma senza considerarla un punto di arrivo.

La premiazione sul palco di Tirana ha dimostrato un grandissimo feeling tra allenatore e società. I Friedkin hanno stregato Mourinho, lo hanno convinto nel maggio del 2021 con il loro ambizioso progetto in una piazza ambiziosa come quella di Roma. Il tecnico è felice dell’operato della società, come scrive Il Romanista a firma Piero Torri, ma allo stesso tempo vuole che faccia un ulteriore sforzo e costruisca una squadra che possa ambire ad altre finali ed alla qualificazione in Champions League, habitat naturale del tecnico di Setúbal. A Tirana era presente anche Jorge Mendes, procuratore di Mourinho e di tanti giocatori che potrebbero interessare alla Roma in sede di mercato. Si fanno i nomi di Renato Sanches, del sogno Paulo Dybala, di Ola Solbakken affrontato nelle sfide con il Bodo Glimt, di Marcos Senesi, centrale di difesa titolare con il Feyenoord nella finale dello scorso 25 maggio.

Mkhitaryan ai saluti?

Toccherà al direttore sportivo Thiago Pinto occuparsi del mercato in collaborazione con il mister. Tante anche le situazioni da sistemare in uscita: Nicolò Zaniolo sembra essere più lontano da un possibile addio dopo il gol in finale e i grandi festeggiamenti con i tifosi giallorossi. Henrikh Mkhitaryan è invece sul piede di partenza: l’armeno sembra destinato ad accettare l’offerta dell’Inter, la Roma non sembra intenzionata a rilanciare la propria offerta di un anno di contratto più una semplice opzione per un secondo anno. Marotta offre un biennale a 3 milioni e mezzo più bonus e Mkhitaryan sembra molto vicino ad accettare. Un addio che adesso fa meno paura: a Josè Mourinho e Thiago Pinto il compito di non farlo rimpiangere.

Matteo Mambella

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