Da circa 20 giorni l’ambasciata somala di Roma sembrerebbe essere stata occupata dal rappresentante somalo appena nominato e cugino dell’attuale presidente della Somalia. La situazione è stata denunciata dall’ambasciatore che è stato allontanato ma che dovrebbe essere di fatto ancora in carica. La procura intanto indaga.
Ambasciata somala di Roma: blitz dell’appena nominato diplomatico somalo
Nella notte del 7 aprile, il neorappresentante del governo di Mogadiscio incaricato d’affari, e suo cugino, attuale presidente della Somalia, si sarebbe barricato all’interno dell’edificio di via dei Gracchi, nel quartiere Prati. L’uomo avrebbe forzato le serrature con l’aiuto di un fabbro e di un falegname. L’ambasciatore in carica da quattro anni, si sarebbe ritrovato così bloccato fuori dall’ambasciata. Issa avrebbe dunque denunciato l’accaduto al commissariato di Prati invocando la “protezione diplomatica“. Al momento l’uomo risulta essere in attesa di risposte dalla Farnesina. L’avvocato dell’ambasciatore, ha confermato il lavoro dei pm sul caso, così riporta Quotidiano.net
Giamila D’Angelo
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