Le ristorazioni del centro storico di Roma potrebbero andare incontro a serie difficoltà se non verrà concessa loro una proroga per l’utilizzo del suolo pubblico come in tempo di pandemia. Fiepet-Confesercenti contesta la delibera approvata in giunta. Aziende pronte a fare ricorso al Tar.
Roma: il centro storico si libera dei tavolini concessi in pandemia
Con la fine dell’emergenza Covid sembrerebbe che il comune abbia deciso di togliere quei tavolini concessi alle ristorazioni durante la pandemia. La delibera approvata in giunta prevede infatti l’eliminazione delle occupazioni di suolo pubblico aggiunte durante la pandemia sul territorio del I municipio, così come riporta RomaToday. A fare domanda per tenere i tavolini potranno essere solo coloro che prima proprio non ne avevano.
La Fiepet-Confesercenti di Roma e Lazio denuncia la grande preoccupazione delle aziende, pronte a fare ricorso al Tar in vista della delibera di giunta votata la scorsa settimana e pronta a passare dal voto del consiglio comunale, che fissa le nuove regole per tavolini e dehors per il periodo 1 luglio – 31 ottobre 2022.
Claudio Pica, presidente della Fiepet-Confesercenti di Roma e Lazio, dichiara di confidare nell’emendamento approvato dal Parlamento circa la proroga dei dehors. Pica fa riferimento al decreto Taglia prezzi che prevede la proroga delle attuali occupazioni di suolo pubblico, senza distinzioni territoriali, fino al 30 settembre. Pica parla di un “rischio di una bomba sociale” se non si troverà una soluzione, sostenendo che le ristorazioni che chiuderanno causeranno effetti a catena sui livelli occupazionali. Non solo: a questo si aggiungono i debiti accumulati dalle aziende durante la pandemia, debiti che, avvisa Pica, ricadranno sui cittadini.
Giamila D’Angelo
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