Sabato 28 gennaio, attorno alle 2 di notte, una bottiglia molotov è stata lanciata contro il distretto di Polizia Prenestino, a Roma. Si ipotizza che l’azione possa essere opera dei gruppi anarchici che poco prima avevano protestato a Trastevere.
La reazione di Palazzo Chigi è stata immediata. In una nota, infatti, il Governo ha sottolineato come tali azioni non riusciranno nel loro intento di intimidire le istituzioni, perché lo Stato non scende a patti con le minacce.
Molotov contro il distretto di Polizia Prenestino: la matrice anarchica

Secondo quanto riportato da Corriere, il blitz, dai primi accertamenti, potrebbe essere collegato alle proteste anarchiche contro il 41bis per Alfredo Cospito.
Proprio sabato sera, infatti, si era svolta a Trastevere una manifestazione per sostenere la causa di Cospito, che da più di 100 giorni è in sciopero della fame per protesta.
Nel corso di tale manifestazione si sono verificati momenti di tensione con la Polizia, che sono poi sfociati in una serie di atti vandalici nel quartiere.
Nel blitz, un poliziotto è stato ferito e 41 manifestanti denunciati.
La matrice anarchica degli attacchi, come riporta sempre Corriere, è stata chiara sin da subito. Questo sia per la firma incendiaria sia per l’obiettivo di far pressione sullo Stato per la causa di Cospito, leader della Federazione anarchica informale-Fonte rivoluzionario internazionale, anche nota con la sigla Fai-Fri. Si tratta di un’ala anarchica particolarmente violenta, ritenuta responsabile di oltre 50 attentati, sia in Europa che fuori.
Giulia Guglielmetti
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