Per contrastare le discriminazioni di genere e la violenza che ne deriva, il Campidoglio accoglierà un nuovo ufficio per la tutela dei diritti Lgbtqi+. Prima in classifica per la direzione, Marilena Grassadonia, già Presidente di “Famiglie Arcobaleno”.
Forma mentis dell’ufficio
Ogni giorno, nuove vicende vedono protagonisti ragazzi gay o transgender picchiati, insultati o cacciati di casa perché non accettati dalla società o dai propri genitori. Roma dice No alle discriminazioni e istituisce un nuovo ufficio all’interno del Campidoglio. Un ufficio “di scopo“, che ha la particolarità di essere svincolato dagli Assessorati e di essere collegato direttamente alla camera del Sindaco. Gualtieri manda un messaggio chiaro e diretto ai suoi cittadini: il suo impegno così vicino all’ufficio eletto rappresenta l’ascolto diretto della comunità Lgbtqi+. Al momento, sul podio dei candidati – per la direzione della carica – vi è Marilena Grassadonia, Presidente delle Famiglie Arcobaleno, candidata alle ultime amministrative nella lista Sinistra Civica Ecologista.
Roma si prepara
In attesa che Roma si candidi al World Pride del 2027, così come annunciato dal Sindaco il 23 settembre scorso, il personale amministrativo si prepara ad un progetto formativo. Secondo le parole di Gualtieri, si tratterebbe di “un lavoro specifico con le strutture, con la polizia di Roma Capitale e il personale Atac, attraverso il dialogo e la collaborazione con la comunità e il movimento Lgbtqi+. Urgente è anche l’intervento nel settore delle politiche sociali: qui c’è un forte bisogno di assistenza specializzata e adeguatamente formata, a partire dai servizi psicologici”.
In merito alla burocrazia dell’ex Sindaca grillina, il primo cittadino dichiara che “Virginia Raggi si è complicata la vita affidandosi ai bandi e utilizzando il metodo sbagliato della valorizzazione commerciale, senza considerare le specifiche esigenze della comunità“.
Simonetta Chiariello