I nidi di processionarie hanno colonizzato, come ogni anno, gli alberi di Roma. La convivenza, forzata, con questo lepidottero potrebbe creare diversi problemi all’uomo e agli animali domestici che vivono nelle nostre case. Ecco cosa c’è da sapere su questo bruco peloso.
La primavera è finalmente giunta portando nuove fioriture, la rinascita del verde dopo il periodo invernale, l’innalzamento delle temperature, belle giornate e…le processionarie. Con l’inizio della stagione intermedia, infatti, sono ritornati anche i bruchi pelosi che, una volta caduti dall’albero sul quale è posto il nido, hanno l’abitudine di creare lunghe file a terra. Un trenino davvero affascinante che, però, nasconde diverse insidie per l’uomo e gli animali domestici. Questi insetti, meglio chiamarli lepidotteri, possono diventare un serio pericolo per i “vicini” costretti a dividere gli spazi con la loro ricomparsa.
Aspetto e pericoli della processionarie
Il bruco della processionaria ha una colorazione nera con evidenti striature che toccano le tonalità dell’arancione e del marrone. Un chiaro segnale, anche per gli altri animali, della loro pericolosità. Il lepidottero, che diventerà una falena nel suo ciclo di vita finale, costruisce il proprio nido sugli alberi: Roma ne è piena e, proprio per questo motivo, la presenza delle processionaria risulta essere massiccia. Possiede un’arma di difesa davvero micidiale che scoraggia gli eventuali predatori ma, soprattutto, potrebbe mettere in pericolo uomini ed animali domestici: i peli. La peluria che ricopre questo bruco, infatti, è urticante e può portare reazioni allergiche.
L’uomo, quindi, potrebbe incorrere in uno shock allergico per colpa della peluria della processionaria. Gli animali domestici, invece, incorrono in altri pericoli. Nel caso dei cani, annusare (o peggio leccare) fazzoletti di terreno nei quali sono presenti i peli di questo lepidottero, potrebbe portare alla distruzione del tessuto della lingua che, in casi gravi, sfocia nella necrosi con distaccamento di diverse porzioni del muscolo dell’apparato orale.
Cosa fare in caso di avvistamenti e trattamento
Le processionarie non vanno sottovalutate: sono davvero pericolose. In caso di avvistamento, infatti, bisogna informare il Comune di residenza che provvederò al loro trattamento. Esistono tecniche, infatti, in grado di eliminarle oppure trappole ecologiche capaci di non ucciderle per forza. In caso di tenute private assaltate da questo lepidottero, il consiglio è di affidarsi ai servigi di professionisti del settore.
“La processionaria è pericolosa anche per le persone, non solo per gli animali – ricorda Valentina Coppola, presidente di EARTH – consiglio caldamente di affidarsi alla professionalità di chi sa come eliminarle e invito tutti i cittadini che dovessero avvistarne la presenza in parchi ed aree verdi, di segnalarlo immediatamente presso il comune di residenza”.
ANDREA MARI
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