Le fotografie di un lupo avvistato a Roma nord stanno facendo in queste ore il giro del web. L’esemplare, probabilmente un maschio adulto, è stato immortalato sotto il ponte sito in via della Giustiniana e l’evento ha immediatamente destato curiosità e preoccupazione. Il residente che ha scattato e diffuso le foto sui canali social, ha commentato l’accaduto spiegando che nella medesima area, quella della marana di Prima Porta, sono stati avvistati in precedenza anche numerosi cinghiali, che, risaputamente, dilagano nella zona nord della città. Paolini ha inoltre sottolineato l’apprensione suscitata nel quartiere dall’avvistamento, dal momento che nei pressi della marana sono presenti non soltanto attività commerciali, ma anche unità abitative.
Il parere degli esperti: un lupo appeninico a Roma nord

Lo zoologo Marco Antonelli, a cui sono state mostrate le immagini dell’animale immortalato, ha commentato la vicenda affermando che il lupo presenta alcune caratteristiche specifiche del sottogenere appenninico, come la mascherina facciale di colore bianco dalle dimensioni ridotte e il manto grigio-beige. Ciò si spiegherebbe, a detta dello zoologo, considerando che nella zona del Parco di Veio, a breve distanza dal punto di avvistamento, la presenza del lupo appenninico è già stata segnalata ed accertata ed è al momento, tenuta sotto monitoraggio.
Inoltre, secondo il parere dell’etologo Andrea Lunerti, esperto di comportamento animale in relazione all’ambiente, naturale o artificiale che sia, è verosimile che l’esemplare sia stato allontanato dal proprio branco da un maschio dominante.
Il rischio, in questi casi, è che i lupi solitari in territori non familiari dimostrino una vulnerablità maggiore e siano maggiormente esposti a rischi, come quelli dell’investimento stradale.
Qualunque sia la storia di questo esemplare, in ogni caso, ciò che occorre tener presente è la sua importanza da un punto di vista naturalistico ed ecologico, anche in quanto predatore naturale dei cinghiali, animali in estremo sovrannumero e che dilagano sempre più anche all’interno delle zone urbane.
Giulia Guglielmetti
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