Roma, numerosi esercenti dicono “no” al Green Pass: circolare chiarisce i dubbi

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Una circolare da Ministero dell’Interno chiarisce i dubbi in merito a cosa devono o non devono fare gli esercenti, ma numerosi locali di Roma dicono “no” al Green Pass. I controlli aumentano sul territorio e sempre di più sono coloro che invece rispettano le regole esibendo cartelli all’ingresso dei locali in cui è richiesto di mostrare la certificazione

Green Pass “si” e Green Pass “no”: la città di Roma è sottoposta sempre a maggiori controlli e numerosi esercenti rispettano le regole

Nessun obbligo di controllare i documenti insieme al Green Pass. Ecco quanto si apprende nell’ultima circolare che il Ministero dell’Interno ha diffuso per chiarire alcuni aspetti circa i controlli sulle certificazioni verdi.

Le discordanze nate il 6 agosto hanno portato i titolari di bar e ristoranti di Roma ha protestare in merito alla necessità di controllare documenti e Green Pass.

A tal proposito si è espressa la Fipe Roma affermando: “Siamo pronti sul Green Pass, ma non a controllare i documenti di identità, non siamo pubblici ufficiali”.

Se gli esercenti non sono tenuti a controllare i documenti dei clienti, ma solo i Green Pass, come potranno assicurarsi di non ricevere la sanzione pecuniaria prevista dal decreto, in caso di violazione?

Ecco per cui, la circolare chiarisce che in caso di tentativi di frode sul Green Pass verrà multato solo il cliente a meno che non siano riscontrabili palesi responsabilità anche a carico dell’esercente.

Da quasi una settimana, infatti, numerosi locali della città di Roma che posseggono tavoli all’interno hanno esibito cartelli circa la richiesta di mostrare il Green Pass all’ingresso del locale.

Aumentano anche i numeri dei tamponi presso le farmacie per ottenere la certificazione per 48 ore e i controlli sono sempre superiori da parte delle forze dell’ordine.

Intanto i “No Pass”, gruppi di cittadini contrari alla certificazione, sfidano il decreto chiedendo di esercitare il proprio diritto al lavoro senza limitazioni. Attraverso un link è possibile accedere ad una mappa di Google “Aperti e Liberi” in cui sono inserite le attività che non chiederanno la certificazione all’ingresso.

QUI LA MAPPA:

https://www.google.com/maps/d/u/0/viewer?ll=44.057011680186775%2C14.057699915007994&z=7&mid=1INdrxWa1LXGRTBcb2oH_RioBGaS-ITIW

Serafina Di Lascio

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