A Roma si sta verificando una vera e propria valanga di certificati medici tra gli agenti della Polizia locale. Infatti, sembrerebbe che almeno un vigile su sei non risulti idoneo al servizio attivo.
Si tratta di un dato estremamente allarmante, che porta alla luce un serio problema tanto per la Capitale quanto per il corpo stesso dei vigili urbani.
Certificati medici tra i vigili di Roma: dati allarmanti

Secondo quanto riportato da Il Corriere della Città, i dati riguardanti le esenzioni dal servizio attivo tra i vigili urbani sono allarmanti. Infatti, ci sarebbero ben 331 richieste di esenzione dal servizio in esterna e 193 per evitare di gestire la viabilità sotto le intemperie o esposti a lungo allo smog da record di Roma. Altre 214 sarebbero invece richieste per non lavorare di notte e 23 addirittura per evitare il servizio seminotturno.
Le certificazioni mediche presentate, dunque, non rendono soltanto i vigili non idonei a lavorare su strada, ma alcune di queste specificano anche la non idoneità a indossare la mascherina per il Covid, a stare seduti in macchina o persino a indossare la divisa di servizio.
In questo quadro è facile comprendere le lamentele dei cittadini romani, che più volte hanno denunciato l’assenza di vigili sulle strade di Roma.
Oltre a tutte le esenzioni già citate vanno poi anche considerate le 750 unità che sono state temporaneamente esentate dal servizio attivo o coloro che sono stati ritenuti incompatibili da una commissione medica.
Giulia Guglielmetti
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