Tensione e ansia al Policlinico Umberto I di Roma. Negli ultimi giorni sale il numero di casi Covid-19. I reparti sono sovraffollati e tra medici e infermieri del pronto soccorso risultano dei positivi. Il bilancio è drammatico
Positivi al Covid-19 medici e infermieri del Policlinico Umberto I a Roma. Basta ricoveri, tensione altissima
Continua la battaglia al Covid-19 anche per il Policlinico Umberto I di Roma. Numerosi sono i casi di positività tra medici e infermieri del pronto soccorso. L’allarme si dirama anche in provincia dove l’Asl Rm 5 ha bloccato le degenze ordinarie e pare che gli interventi programmati in tutte le strutte che servono ben 76 Comuni dell’Hinterland sia rimandati.
La notizia arriva da il Messaggero che afferma il sovraccarico dei pazienti Covid al Policlinico Umberto I di Roma. Sembrerebbe, infatti, che ieri ancora 50 persone fossero in attesa di ricovero. I positivi, inoltre, sono in crescita costante: 13 solo al pronto soccorso negli ultimi 2 giorni, ai quali si sommano i 30 degli altri reparti.
Il direttore della Dea, Francesco Pugliese e il direttore sanitario Alberto Deales, hanno fatto appello alla direzione dell’ospedale per segnalare il “sovraffollamento dell’area Covid”.
Nonostante i 20 trasferimenti di ieri mattina, risultano ancora troppi i pazienti positivi al Policlinico Umberto I di Roma. “Il numero totale dei pazienti ricoverati in reparti Covid è superiore ai 200 – si legge nell’appello alla direzione – quindi ben oltre al numero indicato di 176 nella Disposizione regionale relativa alla fase 6 della pandemia…E’ stato richiesto il blocco dei ricoveri ma gli invii di pazienti Covid sono continuati. Si comunica che fino al riassorbimento dei pazienti Covid attualmente presenti in numero superiore a 8, ad eccezione di codici rossi, verrà attuato proseguimento verso altri presidi ospedalieri”.
La tensione è alle stelle e si traduce in un allarme che diviene un vero grido di speranza: “L’ospedale non è più in grado di reggere la pressione. A questo si somma il numero di medici e infermieri risultati positivi negli ultimi due giorni che ci preoccupa“. A parlare è Roberto Chierchia, segretario generale Cisl fp Lazio che conclude: “Nonostante i decreti del governo, l’azienda non ha trovato soluzione. Mancano almeno 200 infermieri e oltre 350 operatori sanitari specializzati, che anche se inseriti in questo contesto – sottolinea il segretario – è a rischio l’ assistenza». E intanto lo Spallanzani blocca i ricoveri “no-Covid”.
La Regione Lazio ha preso provvedimenti nel minor tempo possibile annunciando come, a partire dalla giornata di ieri, l’Istituto nazionale di malattie infettive Lazzaro Spallanzani accetti solo pazienti Covid. Una notizia che deriva dall’accordo con la direzione sanitaria e con tutta la rete ospedaliera del Servizio sanitario Regionale.
I DATI
L’ospedale conta 206 posti letto ordinari e 35 di terapia intensiva. Nella giornata di ieri i dati relativi all’occupazione erano i seguenti: 203 per i primi 25 per l’unità complessa. Ieri sera alle 21 al pronto soccorso di Tor Vergata c’erano 20 cittadini in attesa, 55 in visita e altri 9 che aspettavano un ricovero o un trasferimento.
Al Gemelli: 10 utenti in fila, 40 in trattamento e 17 in attesa di un posto anche in un’altra struttura.
Al Casilino: 24 pazienti in fila, altrettanti in visita e 25 in attesa del ricovero. Al Pertini ben 44 persone visitate che però aspettavano un letto anche in un altro ospedale.