Il Roma Pride colora le strade della capitale nella giornata di sabato 11 giugno. Tra slogan, rivendicazioni di diritti troppo spesso dimenticati e volti dello spettacolo che ne hanno preso parte per sostenere la causa della comunità LGBTQA+, vi è una novità: il ritorno della fascia tricolore, indossata dal sindaco Roberto Gualtieri.
Roma Pride: il sindaco indossa la fascia tricolore e scende in strada
Sabato 11 giugno le strade di Roma si sono animate grazie a tutti coloro che hanno deciso di prender parte al Roma Pride, la manifestazione annuale per la tutela e la rivendicazioni dei diritti della comunità LGBTQA+. Da Piazza della Repubblica al Colosseo, i manifestanti hanno attraversato la capitale in un fiume di persone e di colori che ha lanciato un appello molto chiaro alla politica italiana: «Ci siamo, vogliamo tutto e lo vogliamo ora». Ad accompagnare la madrina di quest’edizione, Elodie, sono stati altri volti noti dello spettacolo e della politica, come Vladimir Luxuria e Nichi Vendola. Tuttavia, quest’anno c’è stata una novità; o meglio, un grande ritorno: dopo cinque anni d’assenza, la fascia tricolore indossata dal sindaco di Roma torna a sfilare tra i manifestanti assieme alle più alte cariche della politica romana. Oltre al sindaco Roberto Gualtieri, infatti, erano presenti anche l’assessora all’Ambiente, Sabrina Alfonsi, quella alle Attività Produttive, Monica Lucarelli, il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti e l’assessore alla Sanità Alessio D’Amato. Dopo un intero mandato in cui la fascia non è stata indossata dall’ex sindaca Virginia Raggi, ma dal suo vice Luca Bergamo, questo è un segno importante.
Come ha dichiarato lo stesso primo cittadino: «Roma torna in prima linea per i diritti contro ogni discriminazione, al Pride, che è momento di festa e di lotta, ma anche nei nostri uffici e nelle nostre politiche». Inoltre, lo stesso Luca Bergamo ha commentato l’evento in un post su Facebook: «Per diversi anni sono andato al Pride indossando la fascia che spetta al Sindaco di Roma (da Vice), orgoglioso di vestirla – ricordo una volta anche criticato da qualcuno per il mio abbigliamento informale – ma sempre imbarazzato per l’assenza del suo vero titolare. Assenza di cui non ho mai ottenuto una comprensibile motivazione. Con piacere ho visto sindaco e fascia tra la gente oggi, dove è giusto che fosse ciò che simboleggiano».
Maria Claudia Merenda
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