Hanno marciato insieme sul Campidoglio per rivendicare dispositivi di sicurezza, più assunzioni e migliori condizioni di lavoro, al momento segnato da disorganizzazione: un centinaio di insegnanti della Capitale è sceso in piazza accanto ai rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil, dando il via a una vera e propria protesta. Stando a quanto riportato dagli educatori, infatti, il nuovo sistema di riapertura di asili e materne basato sulla suddivisione dei bambini “in bolle” (ovvero in gruppi isolati che vengono gestiti sempre dagli stessi insegnanti) non sta funzionando. Tra i diversi problemi incontrati, sono stati segnalati la mancanza di personale per le supplenze, mascherine insufficienti, referenti Covid impreparati.
La protesta degli insegnanti
I manifestanti, educatori per scelta che hanno a cuore il proprio lavoro e i propri alunni, hanno deciso di protestare fuori dall’orario di servizio per non gravare ulteriormente sul servizio, dimostrando grande professionalità e responsabilità, come raccontato da Marco D’Emilia, segretario Roma e Lazio della Cgil-Fp. “In tanti denunciano la mancanza dei dispositivi di protezione e manca un coordinamento a livello comunale, ogni municipio va per i fatti suoi – spiega Giancarlo Cosentino, segretario della Cisl Funzione pubblica Roma e Lazio – Servono attori politici in grado di prendere scelte precise“. Per tali ragioni, è stato richiesto alla sindaca Virginia Raggi di riprendere la delega e rimuovere l’attuale assessore alla Scuola.
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