Rifiuti in strada e sciopero venerdì: la decisione del Tar sul ricorso di Raggi

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Ammassi di rifiuti in strada a Roma, il motivo principale è la mancanza di una discarica di servizio. Indetto lo sciopero della raccolta rifiuti da alcuni sindacati per venerdì

Rifiuti in strada a Roma, venerdì lo sciopero della raccolta rifiuti

Rifiuti in strada che bloccano il passaggio ai pedoni e gabbiani di dimensioni smisurate che beccano i sacchi, a Roma la spazzatura abbonda quasi in ogni angolo. “Ci sono lunghissime file di camion fuori dal Tmb di Rocca Cencia” fanno sapere da “Lila lavoratori Ama”.

Contemporaneamente l’Ama stessa dichiara invece che le attività di igiene urbana stanno procedendo regolarmente, e che tra il 13 ed il 19 maggio sono state raccolte oltre 18.000 tonnellate di rifiuti indifferenziati. L’azienda, alla guida della quale c’è Stefano Zaghis, aggiunge inoltre che questo è il momento dell’anno di maggior produzione dei rifiuti.

Zaghis ha ricordato anche che venerdì ci sarà lo sciopero della raccolta rifiuti , indetto a Fp Cigl, Fit Cisl e Fiadel. Intanto oggi nel palazzo della Regione Lazio si deciderà rispetto al commissariamento del comune che non sta tenendo fede all’ordinanza dei aprile di Nicola Zingaretti. La decisione avverrà dopo che il Tar, in mattinata, avrà emesso la sentenza in merito al ricorso effettuato da Virginia Raggi.

La sindaca di Roma si è espressa contro la direttiva regionale. Quest’ultima ordinava a Raggi di individuare un sito per la discarica, necessaria per Roma ed Ama al fine di prevenire problemi dovuti alla mancanza di impianti. Ancora vigenti gli accordi con Abruzzo, Toscana ed Emilia Romagna per portare i rifiuti fuori dai confini regionali.

Nel frattempo è in vigore l’ordinanza regionale emessa ad aprile che prevede il lavoro dei rifiuti romani negli impianti del Lazio. Gli altri comuni però non gradiscono la spazzatura della capitale.

Momento chiave della vicenda sarà la già citata sentenza del Tar di oggi, a quanto riporta Corriere della Sera. Alla regione si lavora già per individuare un commissario per gli impianti che possa arginare l’emergenza rifiuti di Roma. Nomina del commissario che rievoca quella del 2012, quando venne incaricato Giuseppe Pecoraro, sostituito poi da Goffredo Gentile.

All’epoca non si era riuscita ad individuare una discarica che sostituisse quella di Malagrotta, chiusa in seguito da Ignazio Marino. Era la più inquinante d’Europa ed ancora oggi Roma paga le sanzioni per questo, come riporta Corriere della Sera.

Alla luce anche di questo, Virginia Raggi dal 2016 si è trovata a gestire solo impianti provvisori, e tutt’oggi non s’è presa alcuna decisione. Eccezion fatta per la scelta di Monte Carnevale nel 2019, revocata in seguito per motivi giudiziari.

Sulla scia dei ricordi e degli errori da evitare, manca ancora l’individuazione di uno spazio ed una decisione definitiva. Intanto a Roma, e nel Lazio, saranno ore cruciali aspettando il verdetto del Tar. In base a questo la Regione deciderà come procedere in quella che si può definire Emergenza Rifiuti.

Lorenzo Montemauri

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