Crisi nel settore della ristorazione. Dipendenti e titolari delle attività nella città di Roma lamentano l’orario di chiusura imposto dal governo per la salvaguardia della salute dei cittadini.
La chiusura delle attività a mezzanotte “spaventa i clienti”: ecco le lamentele dei ristoratori della città di Roma Capitale
Ristoranti e attività della movida di nuovo in crisi nella città di Roma. Le lamentele arrivano direttamente dai dipendenti e dai titolari delle attività lavorative della Capitale.
Sembrerebbe, infatti, che i più conosciuti ristoratori romani lamenterebbero l’orario di chiusura imposto dal Dpcm risalente alla giornata di ieri e con valenza Nazionale. Tale chiusura delle attività, prevista a mezzanotte, pare che “spaventa i clienti” e soprattutto “danneggia la socialità, l’incontro con gli amici, i rapporti interpersonali. Ecco le parole che ha usato Cristina Milozzi del “Ceppo” ai Parioli: “La gente si chiede se potrà restare a tavola a chiacchierare, se non dovrà scappare”.
A parlare è anche Daniela Gazzini, che al Corriere ha dichiarato come lo stop delle 24.00 alimenti un’atmosfera da coprifuoco e come ciò sia una “mazzata mostruosa ai locali per il dopo cena: in molti, soprattutto i cocktail bar, chiuderanno… Così si alimenta un clima di terrore, e perfino noi che siamo in fase di assunzione di nuove leve e non abbiamo nessuno in cassa integrazione, ci stiamo chiedendo se è il caso di far crescere il personale”.
Sulla stessa linea d’onda vi è anche Enrico Pirri del San Lorenzo in via dei Chiavari, che afferma:”È già vari giorni che ci chiamano e dicono: se arrivo un po’ tardi poi che faccio?.. Ma a mezzanotte dobbiamo chiudere il ristorante e andar via tutti, oppure abbiamo il tempo di pulire le cucine? Oltre a tutto così si rischia una nuova congestione di traffico e sugli autobus a quell’ora”.
Per Luigi Perilli, di «Romolo», ristorante e pizzeria a Borgo, “danneggia anche il fatto che tavolate e feste non si possono fare, sia pure con tutte le regole”. Andrea Azzarone di Palazzo Brancaccio: “Abbiamo 900 metri quadri, forse fino a 60 persone potevamo arrivare… Così il banqueting e il catering è completamente fermo”.
A pensarla così vi sono tanti altri ristoratori della città di Roma che solo per il momento hanno segnalato già un calo di quasi il 40% del profitto previsto.