Salvaciclisti ha elaborato una proposta che, se presa in carico dal Campidoglio, potrebbe rivoluzionare ed incentivare l’utilizzo della bicicletta a Roma. Si tratterebbe di una “Ciclopolitana” che, seguendo il modello della metropolitana, permetterebbe ad ogni ciclista di di raggiungere la propria meta nel modo più semplice e migliore possibile.
Il progetto per realizzare una Ciclopolitana
Dopo aver constatato una realtà non non idonea per i romani che preferiscono muoversi in bicicletta, per le poche e frammentate ciclabili disponibili, Salvaciclisti ha progettato un’alternativa da presentare all’amministrazione comunale. Il Campidoglio ha promesso di realizzare, dopo il lockdown, 150 km di ciclabili transitorie. Tuttavia, il piano presenta dei limiti. I lavori infatti stanno procedendo molto lentamente ed il termine è previsto nel 2026. Bisogna considerare inoltre, secondo quanto dichiarato da Claudio Mancini, vicepresidente di Salvaciclisti, che “C’è anche un altro problema. Quelle piste, anche quando saranno terminate, lasciano scoperte intere zone“. L’idea di una “Ciclopolitana” permetterebbe di creare una rete interconnessa di piste ciclabili, semplice da individuare e soprattutto continua. Il progetto integrerebbe anche i percorsi già previsti nei 150km di ciclabili già in fase di realizzazione.
Piste dov’è più utile, identificabili dalla grafica
Ha sottolineato Mancini: “Il centro storico, e penso ad esempio a strade come corso Vittorio Emanuele, via Labicana o via del Corso resta ad appannaggio dei veicoli a motore. Noi avevamo proposto con il Way Endless Line (WEB) di collegare anche questi tratti che, diversamente, restano delle autostrade in pieno centro. Invece con il Piano delle ciclabili straordinarie il Comune sta puntando a prevedere delle piste dov’è più facile, anzichè dov’è effettivamente utile”.
Per far sì che le piste siano di facile individuazione da chiunque, ha spiegato Mancini: “Servono infografiche, pannelli, app. Bisogna lavorare sulla segnaletica orizzontale e verticale affinchè un ciclista sappia dove si trova in ogni momento”. E quindi, sul modello delle mappe metropolitane, l’idea sarebbe quella di attribuire un colore ad ogni percorso. Conclude il vicepresidente di Salvaciclisti “Serve un sistema che consenta a un ciclista urbano di prendere la linea 4 rossa a Cinecittà, lasciarsi guidare da quella ciclabile per un certo numero di fermate, e poi magari “cambiare” con la blu per Santa Bibiana“. Questo potrebbe evitare che, come accade ora, alcuni ciclisti imbocchino una pista per poi finire nel nulla, oppure in un parcheggio.
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