Quattro gruppi di narcos emergenti hanno investito 1 milione di euro per una partita di una tonnellata di hashish con l’intenzione di prendere il controllo di Roma spartendola in quattro zone principali di spaccio: La Rustica, Centocelle, Casilino e Cinecittà, Tor Bella Monaca fino ai Castelli Romani. 14 arresti.
Roma, l’organizzazione della rete di spaccio dei quattro gruppi di narcos emergenti
Obiettivo: controllare le principali piazze dello spaccio di Roma. Così quattro gruppi di narcos emergenti hanno investito 1 milione di euro per una partita di una tonnellata di hashish col progetto di spaccio in una Roma suddivisa in quattro zone principali: La Rustica, Centocelle, Casilino e Cinecittà, Tor Bella Monaca fino ai Castelli Romani. Il giro d’affari avrebbe dovuto portare nelle tasche delle bande criminali 5 milioni di euro, come riporta fanpage.it.
Grazie ad intercettazioni ambientali le forze dell’ordine hanno potuto capire l’operato delle gang, dalle quali, oltre alla suddivisione con rispettiva assegnazione del territorio di Roma, sono emersi anche gli agganci attraverso contatti diretti con i broker in Marocco e in Spagna, corruzione possibile con la “Guardia del Marocco” ma non con la “Guardia Civil” spagnola.
La merce in questione è hashish di prima qualità: “Caldara – Aldara”, conosciuto anche come “Polline”, rivendibile sul mercato romano a 3mila euro al chilo e acquistabile all’ingrosso, così come riportato da fanpage.it, solo dalle potenti famiglie marocchine di narcotrafficanti, che fanno arrivare la droga in Spagna via mare e da lì traportata in Italia con camion, i quali corrieri vengono pagati 15mila euro a viaggio.
Sempre stando alle intercettazioni, sembra che lo spaccio nelle piazze del Tuscolano avvenisse tramite mediazione di membri del clan Senese. Giovani incensurati insospettabili sarebbero stati reclutati dalle bande criminali per facilitare il lavoro di spaccio. Le indagini hanno portato all’arresto di 14 persone.
Giamila D’Angelo
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