È in programma un piano che renderà il Tevere navigabile con barche elettriche. Il progetto, che vale 420 milioni grazie al Recovery Fund, prevede anche ascensori, banchine rifatte e la possibilità per i turisti in partenza da Fiumicino di arrivare via fiume. Coinvolti nella realizzazione dell’impresa sono: Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino centrale, Regione Lazio, Città Metropolitana di Roma, Comune di Roma, Comune di Fiumicino, Capitaneria di Porto di Fiumicino, Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno centro settentrionale.
Cosa prevede il progetto
Lo scopo è quello di valorizzare un fiume che già rappresenta una risorsa preziosa per la Capitale. Roma seguirebbe in questo modo le orme di altre capitali europee, come Parigi, Vienna e Budapest, che hanno sfruttato i propri corsi d’acqua come attrazione turistica. Il progetto è ambizioso e prevede anche interventi dal punto di vista ambientale e naturalistico. In programma ci sono anche approdi, accessibilità del fiume con scale, ascensori e rampe di accesso, interventi di messa in sicurezza, riqualificazione ambientale, mitigazione dell’erosione delle sponde e manutenzione. Per il progetto “Nuovo porto di Fiumicino“, 30 milioni di euro erano già stati stanziati ad agosto dal ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, attraverso il “Decreto Investimenti Autorità di Sistema Portuale”.
Un servizio di trasporto fluviale sostenibile
I mezzi che avranno la possibilità di navigare sul Tevere, dovranno essere pienamente sostenibili e dotati di motorizzazioni elettriche. Per i passeggeri è previsto un vero e proprio servizio di trasporto fluviale. Ci si potrebbe imbarcare idealmente da Fiumicino, arrivando da Civitavecchia, per poi attraversare l’intero fiume.
Un progetto rivoluzionario per Roma nella tragedia pandemica in corso
In passato sono stati numerosi i progetti sul Tevere. Nessuno di questi tuttavia ha mai trovato spazio per la realizzazione. Spiega Roberto Traversi, sottosegretario del Mit: “Questa volta, oltre ai progetti e alla volontà politica, ci sarebbero anche le risorse. Dipende tutto dall’Europa: se il nostro piano sarà approvato avremmo risorse certe che sarebbero specificatamente destinate ai progetti presentati. Una condizione mai avuta in precedenza. Per questo stiamo lavorando tutti insieme. Ho incontrato proprio in questi giorni la vicesindaca della Città Metropolitana di Roma Teresa Zotta e il Comune di Roma è ovviamente coinvolto. Nella tragedia mondiale causata dalla pandemia abbiamo l’occasione unica di finanziare un progetto che per Roma sarebbe rivoluzionario“.
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