Roma, tra incognite e dubbi: le spine di Mou

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Il calciomercato è terminato da qualche giorno, ormai, e le rose delle diverse compagini di Serie A sono state finalmente completate. Tra chi ha raggiunto tutti gli obiettivi fissati e chi rimugina sui profili persi nel mare increspato delle trattative, la Roma vive in una sorta di Terra di Mezzo tolkieniana. Sono arrivate tante pedine e il parco calciatori è sensibilmente migliorato, ma non è tutto oro quel che luccica: sono diverse, infatti, le spine che dovrà gestire Josè Mourinho in vista di questa complicata stagione.

Tornare ad ascoltare il jingle della Champions League nell’anno che verrà attraverso il piazzamento (tra le prime quattro) del massimo campionato italiano di calcio e assalto, complicatissimo per la legge dei grandi numeri, al terzo ultimo atto europeo consecutivo mettendo nel mirino Dublino. Senza tralasciare, ovviamente, il percorso in Coppa Italia. Sarà una stagione lunga, complessa e ricca di obiettivi: dopo un buonissimo calciomercato, toccherà a Josè Mourinho controllare la nuova rosa tra punti forti e criticità da gestire.

Roma, tra infortuni e calciatori “spariti”: cosa succede?

(Credit foto – AS Roma pagina Facebook)

Tanti, forse troppi, infortuni muscolari in questo avvio di campionato per la Roma di Josè Mourinho. La compagine capitolina è già arrivata a quattro ko fisici tra precampionato e prime sfide di Serie A: Paulo Dybala si è fermato due volte (Tolosa in preparazione e Hellas Verona in campionato) e ancora non è tornato completamente a disposizione del tecnico, Renato Sanches si è infortunato dopo aver giocato uno spezzone di partita contro la Salernitana e Houssem Aouar ha alzato bandiera nel big-match contro il Milan lasciando il campo nella prima frazione di gara. Anche Lorenzo Pellegrini non è al meglio della sua condizione: partito dalla panchina contro i rossoneri per guai fisici, il capitano dei lupacchiotti è stato mandato in campo per contrastare l’emergenza emersa dopo il problema riscontrato dall’algerino arrivato quest’anno a costo zero dal Lione.

…e Ndicka?

Un’altra spina dolorosa, visibile a occhio nudo, si è conficcata nelle falangi dell’organismo Roma: il ritardo, palese, nella preparazione atletica. Calciatori come Gianluca Mancini, Chris Smalling, Bryan Cristante e Leandro Paredes appaiono fortemente in difficoltà fisica con gli avversari che spesso li sovrastano nella corsa e nella tenuta nei novanta minuti di gioco. Infine, il capitolo Evan Ndicka: arrivato dall’Eintracht Francoforte a zero con Tiago Pinto bravissimo a strapparlo alla concorrenza europea, il centrale ivoriano non è mai sceso in campo. Nemmeno da subentrato. “Il ragazzo deve imparare a giocare con noi“, aveva detto lo Special One. Una situazione che stride fortemente, vista l’attuale difficoltà della retroguardia romanista pensando, inoltre, all’esordio immediato a partita in corso (contro il Milan) di Romelu Lukaku, arrivato appena da tre giorni in quel di Trigoria. Al tecnico l’arduo compito di convivere e risolvere i problemi che affliggono la sua famiglia.

ANDREA MARI

(Credit foto – AS Roma pagina Facebook)

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