Un vero e proprio calvario. Una donna di 85 anni è stata bloccata dieci ore in ambulanza, passando sul mezzo di soccorso tutta la notte, attendendo che si liberasse un posto dedicato ai malati di Covid-19 dell’ospedale San Filippo Neri di Roma. L’anziana, portata nella struttura ospedaliera in preda a problemi respiratori e già affetta da Alzheimer, era arrivata dalla Rsa “Anni Azzurri“, dove è stato registrato un focolaio di Coronavirus.
Purtroppo per lei, il San Filippo Neri di Roma, al momento del suo arrivo, non aveva posti disponibili da dedicare ai malati di Coronavirus. Solo nelle prime ore del mattino la situazione si è sbloccata: appurata la forte polmonite della signora 85enne, si è trovata una sistemazione idonea. Un caso non isolato. La Regione Lazio, al termine della task force del Covid-19, per voce delll’assessore alla Sanità Alessio D’Amato ha annunciato l’incremento di 1.035 posti letto per far fronte all’emergenza sanitaria crescente.
Le scuse e la precisazione del San Filippo Neri
Sono arrivate, attraverso un comunicato stampa, le scuse e la precisazione del San Filippo Neri di Roma. La struttura ospedaliera punta il dito contro la forte pressione sulla rete dell’emergenza che si è sviluppata nelle ultime, complicate, 48h
“In merito alla notizia riportata dall’ANSA riguardante una donna di 85 anni ora ricoverata presso l’ospedale San Filippo Neri, si precisa che la situazione di disagio, della quale ci scusiamo, è dovuta alla forte pressione sulla rete dell’emergenza nelle ultime 48h e questo è alla base dei provvedimenti già adottati e in corso di adozione da parte della Regione Lazio per l’ampliamento dell’offerta della rete COVID. In relazione alla signora si segnala inoltre che è costantemente monitorata e trattata e non sono mai venuti meno i livelli assistenziali“.
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