Nuovo sciopero dei taxi a Roma che si prolungherà nelle giornate di oggi e domani. Segnalati già disagi nella zona di Fiumicino, in particolar modo per i turisti che mettono piede sul suolo della Capitale.
Sciopero taxi Roma: le motivazioni dietro la sospensione del servizio nelle giornate del 5 e del 6 luglio

Lo sciopero dei taxi su tutto il territorio di Roma interromperà il servizio per 48 ore, durante le quali la Capitale – che con la stagione estiva deve affrontare uno dei periodi più affollati di turisti – rischia di trovarsi in serie difficoltà. Il presidente della Cooperativa Radiotaxi 3570 di Roma, Loreno Bittarelli, dichiara: «Il governo deve togliere dal tavolo qualsiasi ipotesi di liberalizzazione. Siamo pronti al dialogo e a tenere calma la piazza. Uno stralcio appare difficile, l’ideale sarebbe tornare in Parlamento per fare un apposito ddl». La decisione di dar inizio allo sciopero è nata in seguito all’incontro tra i sindacati dei tassisti e la viceministra Teresa Bellanova. Il motivo risiederebbe in diverse motivazioni, tra cui la questione dell’articolo 10 del Ddl Concorrenza: «non verrà stralciato ma modificato nelle parti non sostanziali. Siamo sempre più convinti che la riscrittura delle norme per migliorare il settore debba avvenire non con una legge delega inserita in un Ddl concorrenza ma attraverso un provvedimento di confronto tra categoria, governo e sindacati. Il ritrovo per tutti è a Roma». L’articolo affiderebbe al governo una delega in materia di «adeguamento dell’offerta di servizi alle forme di mobilità che si svolgono mediante l’uso di applicazioni web che utilizzano piattaforme tecnologiche per l’interconnessione dei passeggeri e dei conducenti», diffondendo così scontento e preoccupazioni tra molti tassisti che si dimostrano restii ad introdurre innovazioni nei servizi. Non solo, perché la delega sembrerebbe essere – agli occhi delle associazioni del settore – il primo passo verso una liberalizzazione selvaggia.
Il presidente Bittarelli ha in seguito aggiunto, circa le licenze: «Le licenze devono restare prerogativa dei tassisti: il modello per noi è l’accordo con Uber che abbiamo raggiunto come ItTaxi. La nostra partnership prevede che per coloro che chiedono un veicolo su Uber la chiamata venga veicolata ad ItTaxi che la gestisce con i suoi mezzi. Invece di fare la guerra ad Uber abbiamo preferito trovare la pace per avere molte corse in più specie con i turisti. Siamo tutti consapevoli che il futuro non si può fermare, ma bisogna agire all’interno delle regole». Nel frattempo, per compensare la quasi totale assenza del servizio nelle prossime 48 ore, la società Aeroporti di Roma ha messo a disposizione dei passeggeri punti di informazione per i mezzi alternativi con cui raggiungere il centro della Capitale, come autobus e treni. Gli avvisi sono stati posti anche sul sito di Adr e sui monitor di servizio nello scalo, così da facilitare gli spostamenti per i turisti.
Maria Claudia Merenda
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