Nel corso del pomeriggio del 12 febbraio scorso, gli agenti della Polizia di Stato dell’XI Distretto San Paolo hanno effettuato un controllo in un esercizio di via A. Curto per verificare la regolarità delle licenze e il rispetto delle normative anti-Covid. Nella circostanza, gli operanti hanno potuto constatare la presenza di alcuni avventori intenti ad effettuare scommesse sportive, tramite un apposito provider dedicato a tale servizi e la consegna del denaro, all’impiegato presente alla cassa. È stato accertato che i soldi spesi dai clienti, incasso di una giornata di scommesse, era pari a 2.400€.
Scommesse sportive: il locale era già impossibilitato ad aprire
Durante i controlli svolti, gli agenti hanno portato alla luce la verità: l’ attività, che era celata dall’insegna di un “centro servizi” posto all’esterno del locale, è risultata totalmente estranea alla reale che veniva svolta all’interno del locale. In sede di controllo, gli agenti hanno interrogato il dipendente, unico presente al momento, che non è stato in grado di fornire alcuna autorizzazione valida. Dopo aver capito l’illegalità dell’attività, le Forze dell’Ordine hanno applicato la chiusura immediata dell’esercizio, risultato già inottemperante ad un precedente provvedimento di chiusura, disposto nel dicembre del 2019 dal Questore di Roma, con conseguente applicazione delle relative sanzioni amministrative. Inoltre, in considerazione della presenza di vari avventori all’interno della sala, si è proceduto ulteriormente alla contestazione delle violazioni per l’inosservanza della normativa anti Coronavirus.
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