Corteo di solidarietà per la tragica morte del giovane Lorenzo, ucciso da una trave sul posto di lavoro per l’alternanza. Scontri fra studenti e Polizia domenica 23 gennaio.
Scontri tra studenti e Polizia: manifestazione al Miur
Domenica 23, circa 200 studenti e anarchici si sono uniti per protestare in memoria di una vita da poco perduta. Il ragazzo era di Udine e fresco diciottenne. Per l’alternanza scuola-lavoro si recava presso un’impresa di costruzione per terminare le sue ore, quando l’ultimo giorno di tirocinio è stato ucciso da una trave, a quanto riporta il Corriere della Sera. Da Piazza della Rotona, passando per il Pantheon, giungendo fino al Ministero dell’Istruzione in zona Trastevere. Dal pomeriggio fino a tarda sera, le strade di Roma echeggiavano il motto di ribellione del movimento Lupa: “Non siamo noi i criminali, i criminali sono quelli che hanno ammazzato“.
Chiedono giustizia per una vita spezzata ed una morte abbandonata, celata dietro il silenzio delle Istituzioni. “Non sarà questa repressione a fermarci, la forza di migliaia di compagni si riverserà nelle strade e nelle piazze della capitale, la voce di migliaia di studenti non passerà inosservata e squarcerà lo Stato di silenzio che ha causato la morte di Lorenzo. Lorenzo è vivo e lotta insieme a noi! Le nostre idee non moriranno mai” – si legge su un post pubblicato dal loro profilo Instagram. E ancora: “Le responsabilità sono chiare, Ministro Bianchi devi prendere una posizione” – si legge invece su Tweet.
In lotta per Lorenzo!
La manifestazione, iniziata per via del tutto illegittima e poi riconosciuta e concessa dalla Questura, non si ferma neanche dopo gli scontri con la Polizia. Disordine pubblico, vendetta e rancore hanno animato il corteo avviato come peace mission, poi divenuto luogo di screzi, insulti e diverbi finiti ad oltranza con le Forze dell’Ordine. Fortunatamente nessuno ha riportato grandi ferite, nessuno ha perso la vita in una manifestazione che di vite perdute proprio parla e rivendica! Il movimento Lupa non si arrende alle ostinazioni subite e proclama la sua prossima mossa.
“Nonostante le cariche, nonostante la repressione gli studenti si conquistano il corteo e arrivano al Miur. Sappiamo chi sono i responsabili della morte di Lorenzo. La nostra mobilitazione continua, per il blocco dell’alternanza e per far ripartire la lotta degli studenti in tutta Italia a partire dall’Assemblea Nazionale del 5 febbraio della Lupa“.
Simonetta Chiariello.
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