Il “giochino” del cassiere stava costando diversi soldi all’esercizio pubblico aprendo una piccola emorragia nei conti per colpa degli scontrini stornati. Ad allarmare un amministratore di una società facente capo ad una serie di esercizi commerciali fra cui un supermercato, tanto da richiedere l’aiuto degli agenti del XIII Distretto Aurelio, è stato il crescente numero di scontrini annullati per un importo, al momento della presentazione della denuncia, pari a 2.500 euro.
Scontrini stornati: le indagini
I poliziotti hanno così iniziato a monitorare, discretamente, l’attività di tutti i cassieri del supermercato, per poi concentrarsi su quello posizionato alla cassa 4. Hanno infatti notato che, in due occasioni, l’uomo a fronte dei soldi ricevuti dai clienti per la merce acquistata, ometteva di consegnar loro lo scontrino. Lo stesso uomo poi, in assenza dei clienti, è stato pizzicato mentre apriva lo sportello della cassa, prelevare del denaro per poi introdurlo nella tasca anteriore dei pantaloni.
Fatto un controllo delle casse e perquisito, gli agenti hanno scoperto che nelle sue tasche vi erano 84 euro, somma corrispondente esattamente ai soldi che, sommati ai 26 euro, risultati in più alla fine del conteggio di cassa, corrispondevano all’importo di 110 euro degli scontrini stornati. A quel punto per l’uomo è scattata la denuncia per il reato di appropriazione indebita.
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