L’Autostrada del Sole è stata teatro di una vera e propria battaglia che ha avuto per protagonisti gli ultrà della Roma e del Napoli. Entrambe le tifoserie erano in trasferta al nord, rispettivamente a Milano e a Genova.
Lo scontro tra le due tifoserie è avvenuto presso l’area di servizio di Badia al Pino, vicino Arezzo, ed è probabile che sia stato tutt’altro che “casuale”. Si ipotizza, infatti, che le due tifoserie si siano date appuntamento per una sorta di resa dei conti organizzata per vecchi contrasti.
Ultrà di Roma e Napoli: gli antichi dissapori

L’odio tra le due tifoserie che si sono scontrate sull’A1 risale al 2014, quando il tifoso napoletano Ciro Esposito morì a Tor di Quinto per mano di un ultrà della Roma.
Da allora le due tifoserie sono sempre state tenute a distanza, per evitare disordini, e anche all’autogrill di Badia al Pino il servizio di ordine pubblico era stato potenziato.
Eppure, le precauzioni non sono bastate: dopo le 13.30, secondo una nota diffusa dalla Questura, gli scontri tra ultrà sono iniziati.
Ben presto, sono comparsi in rete molteplici video della rissa, che mostrano i tifosi lanciare sassi e petardi contro le auto.
La polizia, per evitare l’arrivo di altri tifosi ad aggravare i disordini in atto, ha quindi deciso di chiudere l’A1 per circa 50 minuti.
Un tifoso romanista è rimasto ferito da un’arma da taglio nel corso degli scontri, ma il bilancio poteva essere ben peggiore. La Questura di Arezzo, come riportato da Ansa, ha fatto sapere che il tifoso in questione è stato poi arrestato per rissa aggravata.
Ora le forze dell’ordine stanno lavorando per individuare tutti gli ultrà violenti, servendosi anche dei filmati delle telecamere di sorveglianza.
Giulia Guglielmetti
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