Scoppia la polemica per i cinghiali uccisi dalla Polizia

Per 24 ore sette cinghiali sono rimasti rinchiusi in un parco giochi in via Gregorio VII, nelle vicinanze di una scuola materna in una zona centrale di Roma.

Probabilmente attirati dai rifiuti, la famiglia di ungolati pensava di aver trovato un luogo dove sfamarsi. Ma una volta dentro, sono rimasti intrappolati. Una situazione che a sua volta ha attirato molte attenzioni: marciapiedi chiusi, passaggio e parcheggi impossibili, polizia intorno, genitori e bambini appiccicati gli uni agli altri per guardare e scattare foto. Ma la giornata social si è conclusa con una tragedia e grande tensione: in tarda serata è intervenuta la polizia che ha sparato dei dardi soporiferi, per permettere ai veterinari di sottoporli a eutanasia e per portare via i loro corpi senza vita.

L’azione degli agenti ha però scatenato le proteste di molti animalisti accorsi sul posto, tra questi molti genitori dei bambini che frequentano la materna. Le persone si sono assembrate tutti intorno e hanno iniziato a ricoprire di insulti l’azione dei poliziotti.

«Esecuzione sommaria! Vergogna Zingaretti e Raggi! Mamma e cuccioli uccisi senza necessità, quando c’erano tante altre alternative! Siete una vergogna – si legge sulla pagine Facebook della sezione romana dell’Enpa – . Ancora una volta Zingaretti e Raggi stuprano la vita. Uccisi senza esitazione mamma e 7 cuccioli. trascinati come sacchi per essere smaltiti come spazzatura. Quanto vale una vita per certa politica? L’Enpa chiede da anni un tavolo con le istituzioni per risolvere la situazione dei cinghiali. Dr Visca, Assessore Fiorini, Daniele Diaco, Raggi, Zingaretti vi siete macchiati di due crimini. La supponenza di non ascoltare chi in materia ne sa più di voi. l’unico potere che avete è la morte. Vergogna. E per tante tante vite innocenti vittime delle istituzioni tutto il nostro dolore di aver fallito».

A Roma è stato commesso un omicidio: mamma e sei cuccioli di cinghiale sono stati prima narcotizzati e poi uccisi, nonostante ci fossero altre soluzioni”. È la denuncia disperata – lanciata nel cuore della piovosa notte romana – delle associazioni animaliste Leidaa, Enpa e Animaliberaction. Ma anche dei cittadini della zona di Gregorio VII che, sfidando il buio, l’acqua, e il primo freddo stagionale, sono scesi in strada, a poche centinaia di metri dalla basilica di San Pietro, per protestare contro la decisione di abbattere i sette animale.

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