Gli studenti manifestano davanti la prefettura, in piazza SS Apostoli: «Se non c’è più l’obbligo di distanziamento nei musei e si può tornare in discoteca, non capiamo perché non si possono avvicinare le due fasce d’ingresso a scuola». Se lo chiedono gli studenti dei licei Machiavelli, Plinio, Colonna e alcuni istituti superiori di Civitavecchia.
I ragazzi del liceo Cavour di via delle Carine chiedono invece più spazi di socialità. A Tivoli invece genitori, docenti e studenti sono scesi in strada per salvare l’Istituto Professionale Orazio Olivieri.
Gli studenti manifestano: richieste non ascoltate
Gli studenti hanno inviato una lettera indirizzata al prefetto, la quale però non ha ricevuto risposta.
I giovani sono dunque tornati a manifestare contro ingressi scaglionati e trasporti insufficienti.
Michele Sicca, della Rete degli Studenti Medi, racconta: «Siamo stati ricevuti da capo di gabinetto, ma non sembra ci sia la volontà di risolvere il problema».
Al presidio in Piazza SS Apostoli ha partecipato anche una delegazione del liceo Cavour.
I liceali di via delle Carine hanno deciso di non entrare in classe dopo che le loro richieste di partecipare all’organizzazione scolastica sono state respinte. Gli studenti raccontano che la risposta della preside sarebbe stata la seguente: «La scuola è piramidale, gli studenti stanno sotto».
Emanuele Santoni, del Collettivo studentesco Cavour: «Durante la ricreazione non possiamo uscire dalla classe e socializzare. Ma siamo anche preoccupati per la mancanza di docenti e per l’orario che si protrae dopo le 15».
Prosegue la Dad in una scuola di Roma per oltre 700 studenti
Gli studenti dell’Istituto Professionale Orazio Olivieri, non sono mai più tornati a scuola, inagibile dallo scorso 13 settembre. Sono oltre 700 gli studenti che, dopo appena un giorno di lezione in presenza sono tornati in Dad, a quanto riporta il Corriere della Sera.
Comune e Città Metropolitana hanno deciso di smistare le classi in altre scuole, in attesa di collocare dei moduli di edilizia leggera in un’area nei pressi di Villa Adriana.
Genitori, ragazzi e docenti non si arrendono: è nato così il comitato ‘Salviamo l’Istituto Olivieri’ con più di duecento persone che ieri si sono affacciate sotto il palazzo del Municipio per protestare contro le scelte prospettate. Sono state inoltre raccolte oltre 1300 firme con una petizione online.
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Valentina Cuffaro