Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma ha applicato un provvedimento emesso dal Tribunale capitolino, finalizzato al sequestro dell’intero patrimonio di un narcotrafficante romano. All’uomo in questione, ovvero Alessandro Virzi, sono stati sottratti circa 2 milioni di euro.
Chi è Alessandro Virzi, imprenditore del narcotraffico
Alessandro Virzi, classe 1973, è un narcotrafficante romano membro di una importante rete internazionale di trafficanti di sostanze stupefacenti. La sua figura era già emersa nelle indagini condotte nell’ambito dell’operazione “Crazy Hill”, eseguita dal II Gruppo delle Fiamme Gialle che, nel 2015, aveva portato alla luce un potente sodalizio criminale con base a Roma e contatti operativi in Germania, Olanda, Spagna e Inghilterra. L’associazione criminale era in grado di organizzare spedizioni via container o via aerea di ingenti quantitativi di cocaina provenienti dal Sud America (Colombia, Argentina e Brasile).
Nel corso delle indagini erano stati infatti sequestrati oltre mille chili di cocaina, presso aeroporti italiani ed europei. Era emerso inoltre che Alessandro Virzi era colui che, per conto dell’organizzazione, si occupava di introdurre la sostanza stupefacente nel territorio nazionale. Pianificava insomma tutte le fasi del trasporto, monitorando i carichi illegali in arrivo verso l’Italia.
Uno stile di vita sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati
Poiché Virzi, nell’arco degli ultimi 20 anni, ha dichiarato redditi modesti o addirittura nulli, la D.D.A ha delegato alle Fiamme Gialle l’esecuzione di indagini patrimoniali, per chiarire il reale patrimonio dell’indagato. Effettuando ricerche, anche sui familiari e sui suoi prestanome, è emersa una significativa sproporzione tra i redditi dichiarati ed il profilo economico dei soggetti investigati. Ha acquistato diverse attività, tra le quali una società di promozione pubblicitaria, due società immobiliari a Roma, una rivendita di tabacchi, 7 fabbricati e un importante bar a Frascati (RM).
Il malivivente si è inoltre servito, in questi anni, del canale delle scommesse sportive, riportando vincite per 60 mila euro. Infine l’indagato ha investito anche nella sua passione calcistica, ricoprendo la carica di presidente di due società calcistiche dell’hinterland romano. Approfittando delle entrature nell’ambiente calcistico, con il ricorso all’escamotage delle polizze fideiussorie, è riuscito a celare il reimpiego di risorse di provenienza illecita.
La conclusione delle indagini e i provvedimenti
Concluse le indagini e confermate le innumerevoli operazioni illecite, il Tribunale di Roma ha disposto il sequestro finalizzato alla confisca dei beni, acquisiti nell’arco di tempo in cui i sospettati non disponevano di mezzi finanziari sufficienti. Per quanto riguarda la figura di Alessandro Virzi, su proposta della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, le forze dell’ordine hanno provveduto al sequestro di attività commerciali, immobili e disponibilità finanziarie in suo possesso, per un valore complessivo di circa 2 milioni di euro.
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