In relazione al tema della sicurezza sul lavoro, arriva l’ennesima tragica notizia. L’ultimo a perdere la vita è stato Antonio Stazione di 29 anni, dipendente di una ditta. È morto folgorato mentre svolgeva lavori di potatura in un fondo privato.
Non c’è sicurezza sul lavoro. Sono tre le tragedie in soli otto giorni
Bernardino Passacantilli è morto a 61 anni lo scorso 27 aprile e Fabio Palotti è stato trovato senza vita giovedì 28 aprile a 39 anni. Antonio Stazi, un ragazzo di 29 anni è morto folgorato dopo aver tranciato inavvertitamente dei cavi di alta tensione. È successo mentre svolgeva dei lavori di potatura nella mattinata di mercoledì 4 maggio.
Sono tre tragedie differenti, ma poco importa. Bernardino Passacantili è morto in un cantiere in via Toscana, a due passi da via Veneto due passi. Fabio Palotti, la cui morte risalirebbe al giorno prima del ritrovamento, è caduto nella tromba di uno degli ascensori del ministero degli Esteri, alla Farnesina. Un palazzo istituzionale. Antonio Stazi è morto a Cave in provincia di Roma. Sono 3 le vittime in soli 8 giorni ed è assurdo e inaccettabile. Purtroppo è sempre vivo l’allarme sulla sicurezza, negli ambienti di lavoro.
Il vertice in prefettura e la task force
Dopo le tragedie del 27 e 28 aprile, il Campidoglio e la Regione hanno deciso di agire con un vertice in prefettura, coordinato da Matteo Piantedosi. Il fine è studiare le direttive da applicare nei cantieri e nei contratti. Ovviamente non è sufficiente. L’assessore al lavoro e nuovi diritti, scuola e formazione della Regione Lazio, Claudio Di Berardino ieri ha deciso di convocare una task force “regionale con tutti gli enti competenti in attività di controllo e vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro”. L’obiettivo è quello di “sollecitare l’implementazione sul territorio regionale della pianificazione delle attività ispettive”.
Bisogna agire subito. Lo sottolinea Eleonora Mattia, presidente della IX commissione lavoro del consiglio regionale del Lazio, “per operare un cambio nella cultura del lavoro e mettere la sicurezza al centro delle politiche e dell’organizzazione aziendale”. Di Berardino afferma: “Gli incidenti sul lavoro, anche mortali, sono legati in larga misura all’assenza di protezioni, alla sottovalutazione dei rischi e all’inadeguata organizzazione e gestione della struttura produttiva. In contesti lavorativi che si evolvono e diventano più complessi, anche e soprattutto in relazione alle modifiche normative in corso nel settore della sicurezza, è fondamentale puntare su prevenzione e formazione”.
Ylenia Iris
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