Sora Mary si spegne a 83 anni: celebre simbolo della cucina romana

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L’addio ad una delle più amate “mamme” di Roma, Sora Mary, proprietaria insieme al marito della famosa trattoria di Villa Certosa che porta il suo nome.

Ai fornelli

Mejo puzza de vino che de acqua santa” si legge su una grande insegna di legno che precede l’entrata in trattoria. Da più di 50 anni “Betto e Mary” risulta essere un’istituzione culinaria per i residenti tra via del Mandrione e Torpignattara. Tra carbonara, cicoria e bicchieri di vino i clienti si sentivano fra le mura di casa, avvolti da un’atmosfera tipicamente romana. Un’atmosfera che in questi giorni perde la sua luce dopo la scomparsa di Sora Mary, avvenuta tra la notte del 29 e il 30 novembre. Ad 83 anni la grande matrona di Pigneto verrà ricordata per la sua autenticità, per la sua passione in cucina e per il suo spirito fazioso che animava le cene dei tanti ospiti.

Fissata con la buona qualità del cibo e con la riuscita a puntino dei suoi piatti, il figlio Marco ricorda: “Era tignosa, se non le piacevano le materie prime le rimandava indietro ai fornitori. Così i piatti se non erano così come li voleva lei. Non ce n’era un solo che non le riusciva bene, tant’è che il presidente dei pescivendoli di via Ostiense ammise che era più brava anche di sua mamma. Non c’era partita con Mary in cucina“.

In memoria

In via dei Savorgnan 99, i cittadini sono in lutto insieme alla famiglia di Sora Mary. La funzione a lei dedicata si terrà giovedì 2 dicembre alle ore 10.00, presso la chiesa di Santa Giulia in Viale Filarete 227. In queste ore gli abitanti più affezionati alla trattoria hanno lanciato una raccolta fondi per piantare un albero in suo onore a Villa Certosa. Il figlio – Marco Spoletini – racconta che “Era burbera e schietta, alla Anna Magnani. Era piccoletta, ma si sapeva far rispettare e se serviva ti scacciava scherzosamente dal locale con un coltellaccio”. Continua affettuosamente: “Anche se mio padre ha fatto per 11 anni pugilato, non ha mai avuto problemi con mia mamma al fianco, pronta a farsi valere persino negli anni difficili della Banda della Magliana. Quando perdeva il lume della ragione non c’erano santi“.

Dal 1969 ad oggi, indimenticabile Sora Mary. Come si legge all’entrata della sua trattoria “Lasciate ogni speranza voi ch’entrate“.

Scritto da Simonetta Chiariello.

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