Dal 2 novembre Roma ha adottato un piano straordinario per lo smaltimento dei rifiuti, in prossimità delle feste natalizie. Nonostante la situazione sembrasse migliorata, la Cgil sostiene che si siano perse 15mila tonnellate di immondizia differenziata.
Parola alla Cgil
Secondo una dichiarazione della Cgil, da inizio novembre – con l’introduzione del piano straordinario – a fine dicembre, sono andate perse almeno 15mila tonnellate di differenziata. Un’azione civile non solo poco morale, ma anche dispendiosa per lo smaltimento e meno proficua poiché non riciclabile. A confermare i dati tecnici e ad intervenire in questa situazione di paradossale emergenza è Natale Di Cola – Segretario della Cgil Roma e Lazio: «È un costo perché si spende di più per smaltire l’indifferenziato e perché si perdono gli introiti che invece potrebbero derivare dal riciclo. La situazione è migliorata, ma restano alcuni problemi ben noti: abbiamo più sbocchi per conferire l’immondizia, ma se l’azienda avesse più mezzi e uomini sapremmo anche come portarceli con più efficienza».
Un ulteriore problema emerge dal deposito stesso dei rifiuti da parte dei cittadini, poiché «Quando il rifiuto tocca terra va considerato contaminato» e di conseguenza non più riciclabile.
Rifiuti su Twitter
Le pulizie straordinarie per il Natale pare siano state realmente effettuate, così come promesso dal sindaco Gualtieri. Oltre alla perdita di 15mila tonnellate di differenziata, ciò che preoccupa è il momento clou delle feste, in particolare per quelle zone meno turistiche e per questo meno soggette a più pulizie. Numerose le foto e i frame che riprendono strade invase da immondizia e marciapiedi stracolmi di rifiuti di ogni tipo. E’ su Twitter che i cittadini interagiscono e fanno sentire il loro disappunto. E’ sui social che proclamano la loro frustrazione di vivere in quartieri poco puliti e si lamentano degli scarsi risultati ottenuti dal piano straordinario. Dalla Tuscolana a Porta Pia i rifiuti aumentano e vagheggiano fra le strade, causando disagi a residenti e passanti.
Simonetta Chiariello
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