Ostia, novità davvero importante nella storia che ha coinvolto due rampolli del clan Spada: sono stati convalidati dal Gip di Roma, infatti, i fermi dei due fratelli della famiglia spesso protagonista delle cronache della Capitale e del litorale romano. I due sono esponenti emergenti del clan e sono stati accusati di sequestro di persona, associazione a delinquere per spaccio di stupefacenti e riduzione in schiavitù, il tutto aggravato dal metodo mafioso utilizzato in questa vicenda.
Clan Spada ancora sotto ai riflettori delle cronache
Per i due fratelli, il giudice ha disposto la custodia cautelare in carcere. Al fermo, eseguito dopo un’indagine lampo della Polizia di Stato, coordinata dal procuratore aggiunto dalla Dda di Roma Ilaria Calò e dal pm Mario Palazzi, si è arrivati grazie alla denuncia presentata dalla madre, soggetto fondamentale per l’emissione della sentenza dei due soggetti appartenenti agli Spada, di due ragazzi, entrambi tossicodipendenti e vittime del crac.
La madre-coraggio, stanca di vedere le violenze che subivano i figli, ha raccontato agli investigatori la sudditanza vissuta dalla sua famiglia nei confronti degli Spada, ai quali dal 2016 pagava l’occupazione di un garage situato in via Forni (ad Ostia) ed utilizzato come abitazione. Con la sua denuncia, è partita l’indagine che si è conclusa con l’arresto dei fratelli Spada, il sequestro di un appartamento e di una somma di denaro, circa seimila euro, trovati a casa dei familiari dei due. Attese, ancora, ulteriori decisioni da parte degli inquirenti.
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