Dopo anni di tira e molla è calato il sipario sullo Stadio della Roma nella zona di Tor di Valle. Ieri, infatti, la società A.S. Roma ha comunicato, attraverso un comunicato, il suo passo indietro definitivo al progetto di realizzazione dell’impianto sportivo che aveva pensato e portato avanti James Pallotta, ex proprietario dei giallorossi che lo scorso agosto ha ceduto il club. Dan Friedkin, nuovo tycoon dei capitolini, non era mai sembrato così entusiasta del “plastico” ereditato dall’uomo di Boston e la sua freddezza, accoppiata alla lenta e tediante attesa dell’ok definitivo dalle istituzioni, si è ufficializzata ieri con la decisione di abbandonare in via definitiva il progetto.
Stadio della Roma, la reazione del Campidoglio
La reazione degli inquilini del Campidoglio comandati dal sindaco Virginia Raggi non si è fatta attendere. Ecco il breve comunicato arrivato direttamente dalle stanze dei bottoni della Capitale:
“Prendiamo atto della decisione presa autonomamente questa sera dal Cda dell’A.S. Roma in merito al progetto per la realizzazione dello stadio a Tor di Valle. Si tratta di una valutazione imprenditoriale. Rassicuriamo i cittadini che le opere pubbliche previste, come il potenziamento della ferrovia Roma-Lido e la realizzazione del Ponte dei Congressi, verranno portate avanti dall’Amministrazione capitolina”.
Secondo quanto scritto nell’informativa, quindi, sarà Roma Capitale ad accollarsi tutte le spese necessarie per la realizzazione delle nuove infrastrutture del quadrante ed il potenziamento, atteso da troppi anni, della Roma-Lido. Per Virginia Raggi, in odore di elezioni, la vicenda Stadio della Roma rischia di essere la pietra tombale: molti romani, infatti, avrebbero visto di buon occhio la costruzione della struttura sportiva.
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