Stadio della Roma, ecco la prima bozza del nuovo impianto a Pietralata

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La Roma vive giornate intense, non solo sul fronte del calciomercato. Questa è l’ultima settimana disponibile per aderire all’Opa dei Friedkin. Il delisting è sempre stato un obiettivo della dirigenza americana, traguardo che si avvicina sempre di più. La grande novità è però l’annuncio della procedura per costruire il nuovo stadio della Roma. La società e Roma Capitale hanno trasmesso un comunicato congiunto nel quale hanno annunciato la sede dello stadio, Pietralata. L’obiettivo è di completare la struttura entro il 2026, come dichiarato dal CEO incaricato dai Friedkin, Pietro Berardi. Ecco tutte le considerazioni sul nuovo progetto, riferite dal “Corriere dello Sport“.

Stadio della Roma, lo stadio avrà almeno 65.000 posti

(Photo Credits: corrieredellosport.it)

Il progetto per il nuovo stadio della Roma verrà consegnato entro il prossimo Ottobre, l’iter per ottenere tutti i permessi necessari sarà però lungo. Se si eviteranno irregolarità sul dossier, si dovranno ottenere la delibera del Consiglio sul pubblico interesse, la Conferenza dei servizi della regione, la convenzione urbanistica e la variante al piano regolatore urbano. Non sarà un percorso breve ma la Roma è certa di arrivare al traguardo. Il sindaco Gualtieri ha parlato del progetto: “La nostra politica è stata “prima i fatti, poi gli annunci”. Ora possiamo svelare che questa fase istruttoria ha verificato che in quell’area, scelta dalla As Roma, è possibile costruire uno stadio. Adesso aspettiamo che la Roma presenti il suo progetto, che noi valuteremo“.

La zona di Pietralata è stata preferita ad altre possibilità perché ben collegata dai trasporti, tra la stazione Tiburtina e la Metro B. Un’area facilmente raggiungibile sia dal centro della città che dal Raccordo Anulare. Il comune aveva intenzione di rilanciare Pietralata, escludendo però la costruzione di un complesso. I Friedkin sono d’accordo e vorrebbero costruire solamente lo stadio, a differenza del progetto scartato a Tor Di Valle, dove avevano previsto un intero complesso. Lo stadio non sarà certo piccolo, Berardi ha spiegato che non conterrà meno spettatori dell’Olimpico, quindi 65.000.

Nessun problema sull’espropriazione dei terreni

La zona scelta si trova precisamente tra via dei Monti Tiburtini e via Tiburtina e non presenta alcuna criticità idrica nonostante la vicinanza del fiume Aniene. L’unica problematica potrebbe nascere dalla proprietà del terreno designato per il progetto. Era stato espropriato negli anni ’60 per la realizzazione del Sistema direzionale orientale. Secondo la legge per espropriare una zona serva una finalità specifica. Se quest’ultima cambiasse il proprietario originale potrebbe chiedere indietro i terreni. La Roma, dopo attente analisi, ha però la consapevolezza di potersi difendere legalmente. È infatti scaduto il termine di 10 anni entro il quale il proprietario avrebbe dovuto contattare le autorità legali per riappropriarsi del terreno.

Matteo Mambella

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