Codacons che alza nuovamente la voce sulla questione Stadio Flaminio, oggetto del desiderio tra l’altro della Lazio di Claudio Lotito come nuovo impianto per le gare interne dei biancocelesti. Denunciate le condizioni di degrado e di abbandono che me minano l’integrità strutturale.
Il Codacons si appella alla procura per lo Stadio Flaminio

Una situazione deplorevole quella dello struttura, su cui il Codacons è tornato alla carica per denunciarne lo stato degradato e pericolante. È stato richiesto alla procura di mettere in atto degli accertamenti per trovare i colpevoli di questa situazione, nonché di provvedere al sequestro dell’impianto.
Desta scalpore inoltre la sua nomina come bene di interesse culturale storico, artistico ed archeologico appena quattro anni fa. Se si giunge in viale dello Stadio Flaminio, non passano inosservati i rami caduti, muffa, vetri rotti e buste dell’immondizia presenti a terra, come sottolineato dallo stesso Codacons. Questo il comunicato:
“Lo stadio Flaminio si presenta oggi con rami caduti, verde incolto dentro e fuori la struttura, muffa, ruggine, vetri rotti, fili elettrici divelti e scoperti, scritte vandaliche in ogni parte, ascensori fuori uso, porte rotte, una discarica con sacchi di immondizia, alcune bici smontate, vecchie bombole del gas. Per legge Roma Capitale avrebbe dovuto adempiere alle precedenti diffide inviate dalla nostra associazione e provvedere alla manutenzione e conservazione dell’impianto″
Fonte – Codacons
Un invito più che lecito quello fatto dal Codacons alla procura per poter ripristinare e riportare al suo splendore un impianto che per anni è stato il fulcro e luogo simbolo dello sport nella Capitale, e ridonare a Roma e ai suoi cittadini un’icona importante della loro storia sportiva.
Simone Cimaglia
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