L’avvocato del padre “I genitori non conoscevano l’omicida”. Nella Strage di Ardea, i due bambini sono stati avvicinati dal killer che ha sparato al petto ed alla gola dei due.
Strage di Ardea, le parole dell’avvocato del padre dei bambini
Nel giorno seguente alla Strage di Ardea, che ha visto la morte dei due fratellini David e Daniel– e di un signore che passava- parla l’avvocato della famiglia, come riportato da Fanpage. Il legale si è fatta portavoce dei genitori, distrutti dall’accaduto e che chiedono massimo riserbo.
” E’ stata come una esecuzione” dichiara la l’avvocato “questa mattina i due ragazzi stavano giocando fuori dalla loro casa. Sono stati avvicinati dall’uomo, uno è stato sparato in petto, l’altro alla gola”. Successivamente l’avvocato torna però sulle sue prole, precisando di non aver parlato di esecuzione.
Ha aggiunto inoltre che la famiglia vuole il massimo rispetto e riserbo per il dolore che sta vivendo. “I genitori dei bambini non conoscevano l’omicida e non lo avevano mai visto prima e non c’è stata alcuna lite come riferito da qualche fonte non attendibile” continua il legale.
Continuano intanto le indagini dei Carabinieri che cercano di ricostruire quanto accaduto. Quello che si sa per il momento è che i due fratelli, 5 e 10 anni, stavano giocando nel parco quando il killer ha li ha raggiunti cominciando a sparare. L’intervento in protezione degli infanti è risultato fatale anche a Salvatore Ranieri, che si è messo davanti ai due cercando di fare da scudo.
Dopo una decina di minuti v’è stato l’intervento dei soccorsi. Nonostante la tempestività dei sanitari, il soccorso è stato vano. Sgomenti i medici e paramedici giunti sul posto, dove ad attenderli i corpi esanimi del signore e dei due bambini.
Lorenzo Montemauri