Primo utilizzo a Roma del taser. La pistola elettrica è un’arma classificata come non letale e da lunedì 14 marzo è in dotazione a Polizia e Carabinieri nella Capitale ed in tutta Italia. Ad essere stato colpito, un uomo romano di 53 anni: dopo aver minacciato i Poliziotti, questi lo hanno fermato.
Come funziona il taser? Quando viene azionato la pistola elettrica spara due elettrodi posti su dei piccoli dardi che sono collegati tramite dei fili elettrici al resto del dispositivo, il quale, una volta che i dardi hanno colpito il bersaglio, produce attraverso di essi una scarica ad alta tensione e bassa intensità di corrente, rilasciata in brevissimi impulsi, che immobilizza il soggetto.
Primo utilizzo del taser a Roma
Il primo impiego dello storditore elettrico è avvenuto lunedì notte in un appartamento di Tor Bella Monaca. Gli agenti si sono presentati intorno alle 23:30 fuori dal portoncino di un appartamento di viale Santa Rita da Cascia per notificare ad un uomo e ad una donna il cambio della misura detentiva con l’autorità giudiziaria che ne aveva disposto il trasferimento in carcere.
In casa, una donna di 24 anni e un uomo di 53: lei sottoposta all’obbligo di dimora e lui ai domicilari per spaccio di droga. L’uomo ha opposto resistenza e ha afferrato un coltello da cucina provocandosi tagli al collo, alle braccia ed al torace. I Poliziotti lo hanno invitato a desistere ma l’uomo non voleva cedere. L’agente ha quindi estratto l’arma l’ha appoggiata al petto mostrandola ancora all’uomo che non ha desistito. Poi lo sparo: dopo essere stato stordito il 53enne è stato accompagnato al Policlinico Casilino dove è stato medicato alle ferite che si era procurato.
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