Teatro Torlonia, A+A. Storia di una prima volta in scena dal 10 Febbraio

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Dal 10 al 12 febbraio al Teatro Torlonia  A+A. Storia di una prima volta, uno spettacolo che affronta il tema della sessualità con delicatezza.

Teatro Torlonia, A+A. Storia di una prima volta dal 10 al 12 Febbraio

Dal 10 al 12 febbraio al Teatro Torlonia,  A+A. Storia di una prima volta.
Lo spettacolo dà il via alla settimana che il Teatro dedica al tema della sessualità raccontata ai ragazzi; terminerà domenica 13 febbraio con la proiezione del film Edoné-La sindrome di Eva.
 
Prodotto dal CSS Teatro Stabile di innovazione del FVG, A+A Storia di una prima volta è ideato e diretto da Giuliano Scarpinato che ne cura la drammaturgia con Gioia Salvatori. In scena i giovani interpreti Beatrice Casiroli e Emanuele De Castillo.
 
A. e A. hanno 15 e 17 anni. Sono una ragazza e un ragazzo come tanti, vivono le proprie vite dividendosi tra la scuola, una comune passione per la musica, lo sport e tutto il resto. Sono pieni di sogni, incertezze, dubbi e aspirazioni. E non hanno ancora fatto l’amore. A+A Storia di una prima volta è il viaggio di due adolescenti come tanti alla scoperta dell’intimità; un viaggio avventuroso e pieno di sorprese, in cui i due protagonisti dovranno destreggiarsi tra falsi miti, “sentito dire”, paure ed ansie da prestazione; per giungere insieme a qualcosa di nuovo, unico, speciale ed irripetibile.

«Raccontare i primi, accidentati passi nel mondo del sesso, il ricorso alla pornografia come fonte di informazioni e di “self education”, il rapporto complesso con il proprio corpo e con quello dell’altro».

Spiega Scarpinato, proseguendo:

 «e ancora le interrelazioni tra tutto questo e l’alfabeto dei sentimenti, non è certo un compito facile. Per assolverlo con grazia, poesia e l’adeguata ironia penso all’uso di più strumenti: una drammaturgia che come sempre scaturisca dalla simbiosi con i performer; la danza, il gesto danzato come sublimazione e trasfigurazione di ciò che non si può e deve mostrare; il video come correlativo oggettivo di uno dei grandi protagonisti della vita degli adolescenti, la tecnologia, ma anche come traduttore di sogni, fantasie, aspettative; lo spazio scenico che tutto questo contiene come luogo fisico ma anche mentale; infine la musica, linguaggio universale capace di veicolare sentimento e dar voce a tutto ciò che una voce cerca».
 

Ideato da Fabrizio Pallara, regista, drammaturgo e fondatore del teatrodelleapparizioni, il programma di teatro indirizzato alle nuove generazioni -promosso, sostenuto e organizzato dal Teatro di Roma-offre una proposta varia per un pubblico di bambini, bambine e anche adulti, che in questa progettualità non sono solo accompagnatori e mediatori, ma loro stessi spettatrici e spettatori da avere come costante riferimento, per valorizzare un’esperienza teatrale, e più in generale culturale, condivisa.  

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