Ancora tensioni tra il Comune di Roma amministrato dal Movimento Cinque Stelle con Virginia Raggi e la Regione Lazio di Nicola Zingaretti, segretario nazionale del Partito Democratico. Il motivo del contendere, questa volta, è la lettera inviata dal primo cittadino della Capitale all’organo regionale, in sintonia con Federalberghi, che proponeva la possibilità di trasformare gli hotel in luoghi capaci di accogliere dei pazienti colpiti dal Coronavirus. Ecco le parole di Antonio De Santis, assessore al Personale del governo romano.
Tra Comune di Roma e Regione Lazio è ancora scontro dialettico
Ecco le parole di Antonio De Santis: “In questa fase così complicata bisogna remare tutti nella stessa direzione. Le proposte vanno discusse nel merito, non piegate a una perenne polemica politica. E’ evidente che la Regione Lazio non abbia compreso o non abbia voluto comprendere la proposta di Virginia Raggi, sottoscritta da Federalberghi. Allo stesso tempo si attende un chiarimento riguardo i relativi disastrosa situazione degli ospedali del Lazio. Un dovere verso tante famiglie che in queste ore si sentono disorientate e abbandonate“.
La proposta: “La proposta contenuta nella lettera della Sindaca di Virginia Raggi e Federalberghi indica di accogliere negli hotel in modo stabile, strutturato e costante pazienti asintomatici, paucisintomatici e le persone in quarantena. La Regione Lazio ha invece adottato questa misura in modo sporadico e assai parziale, soltanto in alcuni casi. La nostra proposta è renderla una prassi consolidata, uno strumento permanente“.
L’assessore conclude: “Se utilizzata in maniera spot e saltuaria, rischia di rivelarsi sterile e di non incidere quanto potrebbe. Bisogna strutturarla e renderla una costante, come avvenuto in altri Paesi. Soltanto così si potranno decongestionare davvero ospedali e strutture sanitarie. Soltanto così possiamo abbattere realmente i contagi che avvengono in ambito domestico e familiare. Soltanto così si garantisce un sostegno efficace alle strutture alberghiere colpite dalla crisi. La Regione Lazio non si nasconda dietro interventi estemporanei. Servono soluzioni articolate e pianificate nel dettaglio”.
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