Gli agenti della Sezione Volanti hanno arrestato, lo scorso lunedì, un cittadino serbo che tentava di estorcere denaro ai titolari di negozi e locali, fingendosi un capo mafia appartenente ai Casamonica e Spada.
I tentativi di estorcere denaro ai titolari
Il 51enne serbo aveva già provato la scorsa settimana a sottrarre denaro, invano, ai titolari di 4 diversi negozi, spacciandosi per un membro dei clan mafiosi Casamonica e Spada. Gli agenti erano riusciti ad arrestarlo e l’Autorità Giudiziaria aveva emesso il divieto di dimora nella Capitale. Lo scorso lunedì tuttavia, il malavitoso si è presentato con un complice in un bar di via Collatina e, fingendosi un capo mafia per intimorire la titolare, l’ha minacciata per cercare di estorcerle del denaro. Grazie ad una pronta chiamata alle forze dell’ordine da parte del marito, l’uomo si è allontanato.
L’arresto del finto capo mafia e del suo complice
Ricevuta la segnalazione, alcuni equipaggi della Sezione Volanti e del commissariato Porta Maggiore si sono diretti verso il locale e, via radio, hanno rintracciato la coppia di malviventi, mentre tentavano di ingannare altri commercianti in via Prenestina. Nei pressi di uno di questi negozi, dove il 51enne aveva tentato di farsi consegnare un telefono cellulare, i poliziotti sono riusciti a bloccare i due malavitosi, in comportamenti decisamente sospetti. Il 51enne ha iniziato a minacciare gli agenti, aggredendoli con calci e pugni. Anche all’interno dell’auto di servizio ha continuato a ribellarsi, tirando calci sul vetro del veicolo e danneggiando lo sportello.
Anche suo complice, cittadino romeno di 44 anni, con precedenti di polizia, è stato arrestato. Ora dovranno rispondere entrambi di tentata estorsione in concorso. Le accuse del 51enne si estendono a minacce e resistenza a Pubblico Ufficiale, nonché danneggiamento ai beni dello Stato.
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