È ancora aperto ed acceso lo scontro sulla possibile realizzazione di un termovalorizzatore sul territorio di Roma. Dopo il no del Consiglio Comunale di Pomezia, dal quale è stato considerato una tecnologia oramai superata ed in contrasto con la transizione ecologica che l’Europa sta portando avanti, è intervenuto nel dibattito il commissario europeo per il clima e il green deal europeo Frans Timmermans: sì, è possibile realizzare un termovalorizzatore a patto che sia fatto in modo sostenibile.
Termovalorizzatore Roma: la dichiarazione di Timmermans su Radio 24
Il vicepresidente della Commissione europea si è espresso su Radio 24 sull’argomento, affermando che l’installazione dell’inceneritore su territorio romano può essere una soluzione al problema rifiuti se realizzato in conformità ai principi e gli obiettivi stabiliti dal Green Deal europeo, tra cui l’eliminazione di emissioni nette di gas ad effetto serra di almeno il 55% entro il 2030. Il dibattito, tuttavia, non sembra volersi fermare qui. Nonostante la realizzazione del termovalorizzatore possa essere un punto di partenza per un possibile accordo tra PD e Movimento 5 Stelle, di cui l’assessora alla Transizione ecologica Roberta Lombardi è la principale portavoce, sono numerose le fratture sulla questione. A partire dall’ex sindaca Virginia Raggi, la quale si è dimostrata poco incline al dialogo, fino ai radicali che invocano un referendum consultivo per interrogare la popolazione circa il dibattito in corso: è chiaro che il futuro del termovalorizzatore è ancora incerto.
Quali sarebbero le conseguenze di tale progetto? Stando ai dati riportati durante un’audizione della Commissione Territorio e Ambiente del Consiglio regionale della Toscana del gennaio 2016 solo il 2% delle nanopolveri presenti nell’aria verrebbe prodotta da un termovalorizzatore, contro il 60% derivante dal traffico cittadino. Come affermato dallo stesso Frans Timmermans su Radio 24 “mettere i rifiuti in terra è una pessima soluzione” ed il progetto proposto dal sindaco di Roma Roberto Gualtieri potrebbe essere un’alternativa alle discariche che, ad oggi, rappresentano ancora le maggiori fonti di emissioni di CO2 nell’atmosfera.
Maria Claudia Merenda
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