L’indagine dei Nas condotta tra Roma, Latina e Frosinone svela la presenza di Covid-19 all’interno dei supermercati. Maniglie e carrelli sono sembrerebbero essere i maggiori catalizzatori. Una scoperta, non sconcertante ovviamente, che pone ancor di più sotto osservazione gli esercizi pubblici che potrebbero diventare uno dei veicoli di contagio del Coronavirus.
Le tracce del del Covid sono presenti nei supermercati
Alcuni controlli il nucleo specializzato dei Carabinieri l’aveva fatta sui mezzi pubblici. Ora anche i supermercati sono sotto l’attenzione dei Nas, che il 15 aprile scorso hanno iniziato l’indagine sul territorio romano e laziale.
Secondo i Carabinieri le tracce del virus sarebbero presenti sui carrelli, le maniglie, i tasti delle bilance ed i POS. Il rischio è sia per i clienti dei supermercati ma soprattutto per chi ci lavora. Il monito arriva anche dalle parole di Francesco Iacovone del Cobas, il quale fa sapere che è dall’inizio della pandemia che i sindacati, sin dall’inizio della pandemia, non sono assoultamente luoghi sicuri.
E mentre il caso scoppia nella province laziali di Roma, Latina e Frosinone, a Viterbo è stata fatta una multa ad un discount perché non seguiva le norme di distaziamento interpersonale. La minaccia risiede concretamente nei supermercati e a farne le spese sono tutti: utenti e dipendenti.
Lorenzo Montemauri
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