Tragedia sui binari: uomo decapitato dal treno in zona Capena

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Roma si sveglia con una tragedia avvenuta sui binari dell’Alta Velocità Roma -Firenze. Il ritrovamento di un cadavere all’altezza di Capena, nei pressi della galleria di Sant’Oreste ha scosso la capitale. La scena che si è presentata davanti agli occhi della Polizia Ferroviaria è straziante. Un treno ha decapitato l’uomo e il corpo risulta tranciato all’altezza della spalla. La scientifica è corsa immediatamente sul posto e sono in corso i rilevamenti che permetteranno di identificare il cadavere e di stabilire le dinamiche dei fatti. L’ipotesi che si sta facendo largo tra gli inquirenti è che l’uomo deceduto sia un senza fissa dimora che aveva trasformato la galleria in un riparo dal freddo.

Le prime ipotesi della tragedia sui binari

Il corpo di un uomo decapitato è stato ritrovato intorno alle ore 3.15 sui binari della galleria Sant’Oreste nei pressi di Capena. Il medico legale ha stabilito da una prima analisi del cadavere che l’ora della morte dovrebbe risalire alle 20.30 di ieri, 13 dicembre. Si ipotizza che l’uomo sia un senza tetto dato che il tratto in cui è stato trovato è da qualche tempo chiuso per dei lavori di manutenzione. Non è da escludere il fatto che, dato il repentino abbassamento delle temperature, il malcapitato abbia cercato riparo dal freddo all’interno della galleria trovando, invece, la morte.

Il ritrovamento del corpo decapitato, ennesima tragedia che si consuma sui binari, ha causato un blocco della circolazione sulla linea nella primissima mattinata. Dalle 9.05 il traffico ferroviario risulta in lenta ripresa dopo che le Autorità competenti hanno autorizzato le ripartenze. I rallentamenti hanno coinvolto sei Treni ad Alta Velocità, undici regionali e quattro Intercity. Dieci regionali, invece, hanno avuto limitazioni nel percorso.

Il Piano freddo eviterà altre tragedie sui binari?

Il cadavere di un uomo decapitato trovato sui binari a Canepa porta alla luce una questione che si ripete anno dopo anno. La morte per il freddo dei senza fissa dimora è una realtà che le grandi città come Roma conoscono a fondo. Registrare ogni inverno decine di morti nella capitale sta diventando inaccettabile e l’intervento delle autorità competenti deve dimostrarsi più tangibile.

Il Campidoglio ha potenziato il Piano freddo con un investimento di 9 milioni di euro e l’attivazione di un bando. L’obiettivo è tutelare coloro che sono gravemente vulnerabili nei mesi dalle temperature più rigide dell’anno. La previsione di 500 posti di accoglienza però non basta, i servizi servono ora e il coinvolgimento deve rivelarsi più efficace. Si deve assolutamente evitare di risvegliarsi un altro giorno con la notizia della decapitazione di un uomo che cercava solamente un riparo dal freddo.

Valentina Trogu

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