Il ministro dei trasporti, Enrico Giovannini, propone di intensificare i controlli a campione per Atac e Cotral.
Un piano realizzabile per Cotral ma decisamente più complesso per Atac, che dovrebbe sorvegliare 1.800 corse al giorno quando i verificatori, al momento, sono appena 240. Ecco qual è il piano e perché non convince.
Piano trasporti: le perplessità della Regione
Il ministro dei Trasporti Enrico Giovannini per far ripartire la scuola in sicurezza insiste sui controllori a bordo per verificare non solo il biglietto ma anche le misure anti-Covid: l’uso della mascherina, il distanziamento, la capienza all’80%.
La Regione Lazio però, sembra volersi prendere ancora del tempo per valutare e decidere come procedere al meglio. Molte sono le perplessità riguardo l’idea del Ministro dei trasporti: l’incontro di ieri è stato infatti definito interlocutorio e le decisioni rimandate ai prossimi giorni.
È abbastanza chiaro che le difficoltà legate al piano proposto dal ministro dei Trasporti, non sono affatto poche.
Un primo problema sembra riguardare i compiti che andrebbero attribuiti ai verificatori. Questi possono, ad oggi, chiedere ai passeggeri di indossare la mascherina correttamente ma, in caso di rifiuto o di non rispetto di altre misure di sicurezza, i controllori possono solo chiamare le forze dell’ordine.
Ciò comporterebbe, nel caso di intervento da parte di polizia o carabinieri, il blocco dei mezzi con gli studenti a bordo.
Più corse scolastiche e controllori per Atac
La Regione ha previsto per quest’anno un potenziamento delle corse scolastiche e un investimento di 26 milioni (8,5 per Atac, 9 per Cotral e 7,5 per Astral che continuerà il servizio coi bus turistici) che significherà più controllori.
Atac, però, ne ha solo 240, oltretutto appena rientrati in servizio dopo i mesi di stop nelle fasi più acute della pandemia.
Un’impostazione che sembra non convincere i sindacati e i lavoratori, secondo i quali già chiedere il biglietto, di questi tempi, è un rischio e per andare oltre servirebbero nuovi accordi e garanzie.
Per quanto riguarda i trasporti restano anche da decidere in via definitiva, al prossimo tavolo in Prefettura, gli orari di ingresso delle superiori.
Si pensa inoltre, di aggiungere agli ingressi delle 8 e delle 10 anche un terzo orario, alle 9,40, proposta avanzata dall’Ufficio scolastico regionale.
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Valentina Cuffaro