Ansfisa apre un’indagine per verificare le condizioni di sicurezza della tratta Roma-Viterbo ed in particolare dei mezzi.
Ansfisa ed il dossier sulla tratta Roma-Viterbo
L’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali, Ansfisa, ha aperto il dossier anche sulla tratta Roma-Viterbo. L’Agenzia ha richiesto informazioni sullo stato dei treni e sulle condizioni di sicurezza in cui viaggiano, a quanto riporta il Corriere della Sera.
Si parla di una tratta che all’incirca trasporta, tra varie problematiche, cinquantamila passeggeri al giorno. Era già successo per la linea Roma-Lido che, a causa di questi controlli richiesti dall’Agenzia, si è ritrovata senza treni. Succederà anche per questa tratta? Non si può sapere.
I pendolari non sarebbero sorpresi, ormai abituati a ritardi, treni vecchi e sporchi o guasti di ogni tipo.
“Non sarebbe certo una sorpresa, i tecnici hanno già sollevato dubbi su ruote, telai e carrelli. Il servizio già oggi è insostenibile anche per i corsi a cui sono obbligati i macchinisti: senza treni crollerà definitivamente”. Queste le parole di Fabrizio Bonanni del Comitato pendolari ferrovia Roma nord.
Un’altra problematica denunciata dai Sindacati e da Bonanni è la cancellazione delle corse dovute alla mancanza di personale impegnato nell’ottenimento dell’abilitazione Asfisa. Con la scadenza a Dicembre 2021, l’Atac avrebbe iniziato troppo tardi.
I sindacati, inoltre, non capiscono perché con questa mancanza di personale non vengano presi in considerazione i 13 capitreno già abilitati come macchinisti: “La società non li prende in considerazione”
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