Truffa del “succhio” della benzina dai mezzi Ama: la situazione

Scoperto un clamoroso atto criminale a Roma. La truffa del “succhio” della benzina dai mezzi Ama è un malcostume che, da diversi anni, si perpetra senza che nessuno controlli in modo adeguato. Il gasolio sottratto con la tecnica, di semplice applicazione, viene poi rivenduto dai “furbetti” che, grazie a questo “secondo lavoro”, riescono ad arrotondare lo stipendio. Sono state Le Iene, trasmissione d’inchiesta in onda nella prima serata di Italia Uno, a rivelare la truffa con Filippo Roma e Marco Occhipinti. I due inviati, infatti, hanno mostrato come il carburante, comprato con i soldi pubblici, venga rubato alla dita Ama, la municipalizzata che si occupa dei rifiuti sul territorio di Roma Capitale.

La segnalazione della truffa del “succhio”

Le Iene sono state messe sulla strada corretta da una segnalazione arrivata da “Michela“, nome di fantasia, che ha raccontato alla trasmissione televisiva come si svolge, a Roma, la famigerata truffa del “succhio” della benzina. Ecco qualche dichiarazione della donna che non ha voluto rivelare la sua identità: “Gente s’è costruita le case con ’sta cosa che rubano la benzina nei camion che nella notte raccolgono la monnezza, mettono un tubo dentro, riescono a fare il succhio e a svuotare il furgone, arrivano a prendere anche 5 taniche di benzina a sera capito? Gli autisti, quando fanno la notte escono con il camion, si mettono che ne so un posto un po’ appartato. Arriva un altro con la macchina che regge le taniche, svuota tutto e porta via“.

La donna continua: “Perché sinceramente l’ho fatto io che gli davo una mano. Nel senso che io gli portavo la macchina, lui svuotava il camion e le taniche e io portavo via la macchina. Poi una sera è passata la pattuglia, io ho avuto paura e non l’ho voluto fare più“.

Truffa del "succhio" della benzina

Sarebbe coinvolta un’autorimessa Ama di Rocca Cencia a Roma Est

La truffa del “succhio” della benzina non è certo una novità nel panorama criminale e la sua attuazione, oltretutto, è davvero semplice: basta succhiare, appunto, attraverso un tubo il carburante da un mezzo per poi metterlo in una tanica e rivenderlo. In questo caso, i mezzi defraudati di gasolio sono quelli dell’Ama, azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti a Roma.

Secondo la donna che ha segnalato il comportamento a Le Iene, nel raggiro sarebbe coinvolta un’autorimessa Ama di Rocca Cencia a Roma Est: un sistema che andrebbe avanti da anni a danni dei contribuenti. Filippo Roma, l’inviato della trasmissione, ha provato a chiedere un confronto con i vertici dalla dita che, per adesso, tacciono.

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