Giuseppe Roscioli, presidente di Federalberghi, riguardo al turismo di questi giorni dichiara: «È andata molto meglio rispetto al 2021, i numeri sono stati più del doppio. L’anno scorso eravamo al 20% di occupazione degli alberghi, quest’anno abbiamo chiuso al 60%. Siamo, però, ancora lontani dai numeri del 2019 quando l’occupazione arrivava al 90%».
Turismo a Roma: a Pasqua e Pasquetta i ristoranti hanno incassato 27 milioni
Riguardo i ristoranti, a Pasqua e Pasquetta gli incassi hanno toccato i 22 milioni di euro e, con quelli di litorale e provincia, si sforano i 27 milioni. Il presidente della Fiepet Confesercenti afferma: «Siamo andati oltre le aspettative e questo ci fa ben sperare per il 25 aprile».
Tommaso Tanzilli, presidente dell’Ente Bilaterale del Turismo, sottolinea: «Per lo più sono stati turisti “last minute”, le prenotazioni sono arrivate nelle ultime due settimane. Bene il Lazio, che sta leggermente meglio di Roma perché ci si muove soprattutto a livello regionale: abbiamo avuto solo il 10% in meno rispetto al 2019, e l’80% di occupazione delle strutture».
Il presidente del Centro studi di Federalberghi, Roberto Necci dichiara: «Domenica e ieri le strutture hanno raggiunto mediamente livelli occupazionali dell’85% ma da questo conteggio sono stati esclusi i 280 alberghi chiusi. E se non guardiamo solo a Pasqua i livelli di occupazione di aprile sono al 55% rispetto il 2019. Al momento le prenotazioni sono stabili ma il quadro congiunturale è incerto e non abbiamo idea di cosa accadrà con la guerra».
Massimo Bettoja dei Bettoja hotel commenta: «È stato un exploit inaspettato però ci vorranno almeno 8 anni per recuperare in pieno questi due anni di pandemia. Ora puntiamo molto sul Giubileo e, se arriverà, sull’Expo 2030, ma soprattutto sul miglioramento della città e sulla lotta all’abusivismo. E mancano ancora i turisti di tanti Paesi che non possono viaggiare: Russia, Cina, Giappone, Sud America…».
Luigi Felicetti del Dharma group: «È andata bene in queste festività pasquali, ma anche nel “libro“ delle prenotazioni c’è movimento».
Antonella De Gregorio del Mozart hotel dice: «Non basta un weekend. C’è bisogno che il lavoro non si fermi, perché siamo un settore ancora nell’occhio del ciclone».
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