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Turista muore a 25 anni: gli operatori del numero d’emergenza non parlano inglese

La triste e drammatica vicenda sulla morte della turista è avvenuta a gennaio. Stando alle dichiarazioni del compagno della donna, le difficoltà di comunicazione sono state la causa del ritardo dell’arrivo dell’ambulanza.

Turista a Roma, le cause della morte

La turista è morta a 25 anni perché gli operatori del numero d’emergenza non parlavano inglese. Questo è ciò che afferma il compagno della vittima Janna Gommelt, Michael Douglas di 34 anni. La tragedia è avvenuta il 20 gennaio a Focene, nel primo pomeriggio, nel comune di Fiumicino. Janna si è abbassata per prendere qualcosa dal frigorifero del furgone attrezzato, un Ford Transit, su cui la coppia stava viaggiando. All’improvviso si è sentita male e Michael, irlandese, ha chiamato immediatamente l’ambulanza. Dall’altro capo della cornetta nessuno capisce cosa sta dicendo.

Dal racconto l’uomo dichiara di essere stato messo in attesa per circa dieci minuti. Successivamente e con una certa difficoltà, gli è stato chiesto di tenere atteso il Gps del van per poter essere rintracciati. Il problema nasce nel momento in cui nessuno arriva. Alla prima chiamata delle ore 15.39, il preoccupato Michael ne fa seguire un’altra alle 16.10. La chiamata ruba via altri dieci minuti. L’ambulanza arriva a destinazione a distanza di 43 minuti dalla prima chiamata. Ormai era troppo tardi.

Non sono note a livello ufficiale neanche le causa del decesso

Nonostante siano passati più di due mesi, il cadavere della giovane donna tedesca non è stato restituito alla famiglia. Non hanno potuto darle l’ultimo saluto. Non è ancora stata resa nota a livello ufficiale neanche la causa del decesso. Il compagno sottolinea che, all’arrivo dell’ambulanza, essa non è ripartita immediatamente verso l’ospedale. Solo dopo 15 minuti si muove verso il Grassi di Ostia. Al Pronto Soccorso, i Carabinieri interrogano Michael per sei ore usando Google Translate. Nella tarda serata, alle 22,30, Janna è su un furgone che la porta all’obitorio comunale del Verano. Il corpo della donna giace lì, nonostante l’autopsia sia terminata. I medici, inoltre, non hanno consegnato il reperto all’avvocato della famiglia, Manuele Piccioni. La procura di Civitavecchia ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio contro ignoti.

Ylenia Iris

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