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Ultimatum Metro C: inevitabile lo stop ai cantieri se Roma Capitale non pagherà

Metro C chiede a Roma Capitale di pagare il dovuto

Ultimatum Metro C: “inevitabile lo stop ai cantieri” se Roma Capitale non pagherà. C’è bufera fra il Metro C e Roma Capitale. “Inevitabile lo stop ai cantieri” se non avverrà la “tempestiva definizione dei riconoscimenti economici dovuti”. Di seguito le indiscrezioni della diatriba emerse da una recente PEC visionata da Roma Today. I lavori si sono prolungati “di oltre quattro anni” rispetto alla durata necessaria per realizzare i lavori per la Metro C. Metro C SCPA ha inviato una missiva al Campidoglio e alla Regione Lazio con l’ultimatum.

Nonostante i pagamenti, la gestione della quotidianità e le relazioni con gli uffici siano migliorate con la Sindaca Raggi, i problemi non sono stati del tutto risolti. Il pagamento mancante è pari a 7 milioni di euro! Una sentenza della Corte d’Appello risalente a marzo 2019 ha rigettato la posizione del Campidoglio che tentava, secondo il parere di Metro C, di “sottrarsi ai suoi obblighi di pagamento”, al tempo pari a 22 milioni di euro.

Nel 2020 l’Assemblea Capitolina ha effettuato il pagamento della sola sorta capitale pari a 15 milioni di euro. Metro C ha perso 7 milioni e il costruttore ritiene che gli siano dovuti. Roma Capitale avrebbe inoltre chiesto la richiesta di un parere alla Corte dei Conti che si è abilmente sottratta.

Roma Metropolitane, la stazione appaltante unica organo di Roma Capitale, è stata quindi finanziata per 15 milioni di euro e ha chiesto a Metro C di liquidare l’importo ed emettere fattura per evitare di pagare interessi. La fattura era però già stata rilasciata sui 22 milioni di euro e la richiesta di Roma Capitale appare quindi come una effettiva richiesta di doppia fatturazione. Metro C non è intenzionata a rinunciare a una fattura già emessa e che frutta interessi, né di acconsentire ad una inappropriata doppia fatturazione. Metro C si è quindi rivolta al Tar chiedenti il totale pagamento del dovuto.

Secondo Metro C sarebbe meglio se Roma Capitale desse il suo consenso a creare un ente : il Collegio Consultivo Tecnico “cui demandare, tra i vari temi critici, anche la tempestiva definizione dei riconoscimenti economici dovuti a fronte del prolungamento temporale di oltre 4 anni riconosciuto per i fatti oggettivi e non dipendenti da responsabilità del Contraente Generale medesimo, alla base della corrispondente proroga del termine di ultimazione della Tratta T3 della Linea C”. Roma Capitale non ha ancora risposto a tale richiesta.

Non è da escludersi che Metro C esponga denuncia alla Corte dei Conti per danno erariale, inerzia amministrativa e abuso d’ufficio, come conseguenza della richiesta di doppia fatturazione.

Flaminia Ripani

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