La struttura ospedaliera romana dell’Umberto I è al centro di numerose polemiche. Una donna, incinta e positiva al tampone per individuare la positività al Coronavirus, è stata mandata a casa nonostante venisse da Velletri. Una vera e propria disavventura per la futura mamma, in attesa da 24 settimane. La famiglia della donna ha raccontato la vicenda e l’ospedale, in poco tempo, è finito nel ciclone di polemiche generato dalla loro decisione.
La famiglia incredula attacca l’Umberto I
È stato il quotidiano Il Tempo a raggiungere la cognata della donna incinta affetta da Covid-19 che è stata respinta dall’Umberto I. Ecco le parole della familiare: “Le è stato inspiegabilmente rifiutato il ricovero martedì notte dal policlinico Umberto I, non l’hanno fatta neanche entrare al Pronto Soccorso, è dovuta rimanere oltre 2 ore all’interno dell’ambulanza. E, nonostante la tosse sempre più persistente, non è stata sottoposta a una visita per il Covid, ma soltanto a quella ginecologica, ed è stata così rimandata a casa nel cuore della notte. Una cosa talmente inedita da aver generato un’accesa discussione tra la centrale dell’Ares 118 e i medici dell’Umberto I, che però non ne hanno proprio voluto sapere di ricoverare mia cognata“.
La visita a casa del medico per l’emergenza Coronavirus e la corsa al Gemelli di Roma: “Dopo la visita, la dottoressa era talmente scandalizzata dal ricovero rifiutato nella notte precedente che ha voluto personalmente contattare la sala operativa dell’Ares 118, sollecitando l’immediata presa in carico di mia cognata, che fortunatamente ha trovato subito un posto letto al Gemelli. Ora speriamo che il tempo perduto per il ricovero rifiutato non incida sulle sue condizioni di positiva al Covid e sulla gestazione. I due bambini sono asintomatici, ma in quarantena insieme al padre, che fortunatamente non è risultato positivo“.
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