”Un bacio senza nome”, all’OFF/OFF Theatre dal 13 Aprile

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Da mercoledì 13 a venerdì 15 aprile è di scena all’ OFF/OFF Theatre lo spettacolo autobiografico “Un bacio senza nome (Cronache di Battuage)”; di e con Serafino Iorli, scritto in collaborazione con Federica Tuzi e diretto da Luisa Merloni.

Un bacio senza nome, in scena dal 13 al 15 Aprile

Da mercoledì 13 a venerdì 15 aprile è di scena all’OFF/OFF Theatre lo spettacolo autobiografico “Un bacio senza nome (Cronache di Battuage)”. La pièce, prodotta da Civico 54, passa in rassegna quarant’anni di vita omosessuale; narrandone in presa diretta, ma con delicatezza e ironia, tutte le prime volte. Le esperienze sessuali, gli amori, i campeggi gay, i locali del sesso, gli spettacoli en travesti, l’attivismo politico, le feste queer. È Il racconto in prima persona di emozioni e vicissitudini che hanno segnato non solo vita del protagonista, ma tutta la nascita del movimento gay e di liberazione sessuale.

L’ambientazione: Roma, anni Settanta

Cuore pulsante della narrazione è la Roma degli anni Settanta con i suoi luoghi di battuage; frequentati da giovani gay alla scoperta della propria identità, ma anche da artisti e personaggi famosi. E, ancora, da preti, militari, marinai, uomini politici, professori, transessuali e perdigiorno; tutti spinti da un tipo di romanticismo, che appartiene soltanto alla comunità gay. Il battuage si consuma tra le antiche bellezze della città eterna, testimone di quelle contraddizioni, che Pasolini ha descritto così bene nelle sue pagine dedicate ai “ragazzi di vita”: Circo Massimo con i suoi boschi di oleandri, Monte Caprino con i suoi anfratti, i Vespasiani, i cinema porno, i teatri di spogliarello, i parchi pubblici, i parcheggi.

Lo spettacolo, arricchito da materiale di repertorio sia fotografico che audiovisivo, ha lo stesso sapore scanzonato di quegli anni, quando produrre e integrarsi non erano ancora i must del vivere contemporaneo, e ripercorre, tra cinismo e nostalgia, le ore trascorse ad “acchittarsi” e “inciuciare”, darsi nomignoli, sperare che dentro a ognuno di quegli incontri stravaganti si nascondesse il grande Amore. 

Con sguardo sincero e spesso ingenuo, Serafino Iorli ci racconta una vita spesa tra la ricerca del piacere e dell’amore: due strade spesso parallele, che non si incontrano facilmente, ma che lungo il cammino hanno permesso l’incontro con amici, mentori e compagni di battaglia per fare fronte all’omofobia e alla ghettizzazione, alla “guerra ai froci” scoppiata dopo l’Aids.

“Un bacio senza nome” alterna curiosità e riflessione a racconti esilaranti sull’incontenibile e screziato mondo gay, e sarà impossibile non ridere, non stupirsi, non commuoversi.

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